La frase non era proprio questa, se ricordo bene, ma “una telefonata ti allunga la vita”. Poi qualcuno aggiunse che era la bolletta a tagliartela. Oggi dopo anni e anni di conversazioni telefoniche con i cellulari, milioni di apparecchi venduti (da noi in Italia siamo a livelli record), pare che, forse, potrebbe essere quasi rischioso (cancro) essere sottoposti a quotidiane onde elettromagnetiche emesse mentre conversiamo attraverso i nostri telefonini. Ma come, dopo tutto questo tempo ancora non abbiamo alcuna certezza su eventuali danni alla nostra salute? Dicono che serve tempo, altro tempo. Si tratta infatti di studi complessi, lunghi, complicatissimi. O forse è il mercato mondiale che, volendo avere matematiche certezze, rallenta decisioni e chiarimenti. Non penserete mica che è un normale tentativo di non perdere miliardi di fatturato.
E allora che sa da fare? Come sarebbe possibile lavorare per esempio e comunicare soprattutto adesso che gettoni e schede telefoniche sono solo un ricordo ed oggetto per collezionisti, e le stesse cabine telefoniche vengono tutte rimosse? Mah, in attesa di risposta concreta, sotto un ripetitore wifi (utile per scrivere questo post), mi gusto la mia insalata ai cetrioli prima di gustarmi un buon digestivo e fumarmi una sigaretta.
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