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Una tempesta solare spegne Curiosity: nuovo stop alle attività del rover

Creato il 08 marzo 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Curiosity sol 84  MAHLI self portrait 9332 x 6728 pixel

Curiosity sol 84 MAHLI self portrait 9332 x 6728 pixel
"Courtesy NASA/JPL -Caltech" processing 2di7 & titanio44

Dopo i problemi tecnici del 28 febbraio, per Curiosity la situazione si è complicata nuovamente: una tempesta solare si è scatenata il 5 marzo ed è diretta verso Marte.
Così, il team di missione è stato costretto a mettere il rover in standby, ritardando ulteriormente lo sforzo per la completa ripresa delle attività.

Dal suo canale di Twitter, Curiosity scrive:
"Storm's a-comin'! There's a solar storm heading for Mars. I'm going back to sleep to weather it out"
[La tempesta sta arrivando! C'è una tempesta solare in direzione di Marte. Torno a dormire per resistere.]

L'esplosione di massa coronale (CME) di martedì scorso, ha lanciato verso il Pianeta Rosso una nuvola di plasma: quando questa colpisce la Terra inietta grandi quantità di energia nel nostro campo magnetico, provocando tempeste geomagnetiche potenzialmente devastanti che possono interferire con segnali GPS , radio e reti elettriche. Su Marte, sprovvisto di un campo magnetico come il nostro, la tempesta solare ha un impatto diverso ma la superficie del pianeta è maggiormente esposta al bombardamento di radiazioni.

Il brillamento solare ha iniziato a colpire Marte ieri 7 marzo (sol 207 della missione Curiosity).

La NASA sottolinea che la decisione è una semplice precauzione perchè Curiosity è stato progettato per resistere a questi eventi ma ovviamente, viste le problematiche insorte nei giorni scorsi, questo ritarderà ulteriormente il ripristino delle normali attività.

D'altra parte, si suppone che sia stato proprio un raggio cosmico a causare l'anomalia si scrittura sulla memoria flash, che aveva costretto gli ingegneri a passare il rover il safe mode, sul computer ridondante side-B, il 28 febbraio.

Il lavoro di diagnostica in una simulazione di test al JPL aveva indicato che la situazione aveva coinvolto una posizione di memoria corrotta sul computer side-A usata per allocare dei file.

Come molti veicoli spaziali, Curiosity ha installata una coppia di computer principali, in modo da avere un backup disponibile se uno di questi dovesse fallire. Ognuno dei computer, side-A e side-B, a loro volta, hanno altri sottosistemi duplicati di sicurezza.

Già sabato scorso il rover era uscito dal safe mode e nella giornata di domenica aveva ripreso l'uso della sua antenna ad alto guadagno, che gli da modo di comunicare direttamente con la Terra. Ma ora, un secondo stop, sta causando un nuovo ritardo nelle ripresa delle operazioni.

I funzionari della NASA manifestano invece, tranquillità nei confronti delle altre sonde e rover a lavoro sul Pianeta Rosso, come Mars Reconnaissance Orbiter e Opportunity.

Nel frattempo, è stata fissata una conferenza stampa martedì 12 Marzo alle 19:00 ora italiana per aggiornamenti sul primo campione di roccia marziana prelevato ed analizzato dal rover.
Il briefing sarà trasmesso in diretta sul canale ustream di NASA tv.

Aggiornamento

Pochi minuti fa, alle 5:45, Curiosity ci informa dal suo canale di Twitter:

That all you got Sun? The solar storm was less energetic than predicted so no sleeping in tosol. Operations have resumed.
[E' tutto quello che sai fare Sole? La tempesta solare è meno energica del preisto così non sto dormendo. Le operazioni sono riprese.]

Una buona notizia, quindi: si torna al lavoro!


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