Magazine Diario personale

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Scena: casa mia, squilla il telefono.
Io:<<Pronto?>>
ParenteX:<<Weee, cugina! Come la va'?>>
Io:<<Ohh,ciao,bene bene e tu?>>
PX:<<Mah, non ci si lamenta! Peccato che sia arrivato il freddo, nè!>>
Io:<<Guarda, non me ne parlare! Fino a ieri mangiavo ancora granite seduta in riva al mare e con indosso una maglietta a maniche corte e adesso? Adesso al massimo ci sono 22 gradi!>>
PX:<<Beati voi lì al Sud! Vorremmo averli noi 22 gradi ora come ora!>>
Io:<<Immagino...>>
PX:<<Oppure un bel calduccio come quando sei salita tu qui!>>
Io:<<Non me lo ricordare... ho fatto certe sudate!>>
PX:<<Ahahaah,oddio, vero! Siete saliti carichi come muli!>>
Già.

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Un cult.

Avete presente questa scena, no? Totò e Peppino che arrivano a Milano aspettandosi il freddo siberiano ecc ecc?
Benissimo, e allora sappiate che i primi di Settembre io e il mio Uomo siam atterrati in terra Lombarda quasi conciati così.
E dico quasi perchè i colbacchi qui in Sicilia non li vendono e non abbiamo nemmeno avuto il tempo di farli eventualmente cucire a mano. Ma chi c'ha portati a lasciare il caldo mare settembrino per le nebbie del Nord? Semplicemente il matrimonio più divertente in cui sia mai stata. Indi per cui poscia, giacchè non sono una travel blogger e per tal motivo non so nè da dove iniziare nè tanto meno da dove finire, elencherò un poco ad cazzum ciò che è successo in quei quattro giorni di pura follia. Perchè ne sono successe di cose, ohhhh sì...
PARTENZA:
Giustamente a che ora parte il mio volo? Ma prima dell'alba, è ovvio! Perciò, dopo un lauto riposo di circa 3 ore causa adrenalina e fidanzato che parla nel sonno, siam giunti in quel Purgatorio Dantesco conosciuto ai viaggiatori come Aeroporto di Fontanarossa. E già alle 5 e mezza del mattino c'era una coda interminabile.
Fidanzato:<<Ma dobbiamo fare il check-in?>>
Io:<<Non lo so...aspetta,intanto stiamo qui vicino alla fila per la compagnia XXX che è anche la nostra così, magari, becchiamo un dipendente e chiediamo informazioni...>>
Signore Maleducato:<<Bedda, viri i non fari a spetta!>>
[TRADUZIONE: "signorina cara, le consiglio caldamente di non fare la furbetta"]
Io:<<Prego?>>
SM:<<Non facissi a finta babba sautannu a fila ca cà non semu cretini! Si mindissi in fondo comu tutti!>>
["La invito a raggiungere la coda della fila per poter aspettare il proprio turno come tutti."]
I:<<Guardi che non sono in fila e si calmi!>>
SM:<<A chi ci pari ca semu ca' pi vaddari l'apparecchi?!>>
["Ma cosa crede,che io spenda il mio tempo prezioso per osservare i velivoli pronti al decollo?"]
I:<<Senta grandissima testa di...>>
Fidanzato:<<Amore dai, smettila! L'addetto della XXX m'ha detto che abbiamo già il check-in fatto grazie alla prenotazione online, quindi possiamo imbarcare subito! Quella è la nostra fila!>>
Quattro persone soltanto prima di noi. Quattro rispetto alle 200 della fila a cui c'eravamo solo accostati. Così, senza farmelo dire due volte e con la faccia tronfia di vittoria, ci siam messi in fila lasciando l'isterico Signor Maleducato ancora lì, a dar di matto.
Alza la valigia sul rullo sperando che non sia stato superato il peso consentito, saluta il papà, entra nella "serpentina", passa il metal detector, avviati all'imbarco.
Io, il mio uomo, e l'idea di riuscire a recuperare un poco di sonno almeno in aereo.
Seduta che fui sulla poltroncina, perciò, mi misi a guardare intorno le facce degli altri passeggeri; coppiette, studenti fuori sede, lavoratori pendolari, un signore con un gatto persiano accovacciato nella sua gabietta, una madre con un bambino....fino a quando non ho visto lui, lo steward.
Mo' direte: "e cosa c'aveva di così interessante lo steward? Era carino? Indossava una minigonna e serviva da bere ammiccando a tutti?". No; lo steward era solo il sosia di un attore famoso. Precisamente di questo qui in basso, solo 
poco poco più giovane e con i capelli ricci. Ah, e versione depresso cronico.
Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)
 Fidanzato:<<Amore ma perchè ti stai tappando gli occhi?! Non siam ancora decollati! Hai paura?>>
Io:<<No,no, è che non riesco a rimanere seria guardando Mr Bean che spiega le uscite di sicurezza e come mettere il giubbotto di salvataggio!>>
Fidanzato:<<Mr Be.....oddio!!!! E' vero!>>
Vi giuro, riuscire a seguire le sue istruzioni e cercare di dormire sono stati impossibili a causa della ridarella che partiva ad ogni suo movimento.

ARRIVO A MILANO:
Perciò, dopo quelle due orette di viaggio ridendo come scemi e trattenendo la pipì a più non posso, siam atterrati in terra straniera. E qui, modestamente, mi son fatta riconoscere subito.
Io:<<Allora amore, siamo a Milano. Niente siciliano, niente riferimenti al sud, niente di niente che sei poi iniziano a prenderci per i fondelli io non rispondo di me...>>
Fidanzato:<<Scusa, ma perchè dovrebbero prenderci in giro che poi vengono sempre tutti da noi a passare le vacanze perchè abbiamo il mare, l'Etna e....>>
Io:<<Eddai, smettila!>>
Fidanzato:<<Cosa credi, che in caso ci fermano alla dogana convinti di avere a che fare con degli spacciatori?>>
Io:<<Se sanno che sto importando delle paste di mandorla artigianali credo proprio di sì, ci potrebbero fermare per spaccio di alimenti terroni. Comunque già ti guardano perchè c'hai la carnagione tendente all'algerino e una barba da imam, non attirare ancora di più l'attenzione! Sta qui a prender i bagagli mentre io vado in bagno.>>
Ora, giustamente con solo 3 ore di sonno in quale bagno entro? Ma in QUELLO DEGLI UOMINI, è ovvio. Tant'è che mi son pure beccata la cazziata in milanese....da un Senegalese.
Com'è e come non è, svuotata comunque la vescica e presa la valigia, siam riusciti ad uscire dall'aeroporto e ad accomodarci nell'auto del parente venutoci a prendere.
Parente:<<Come sono contento, fatto buon viaggio, che bello oggi almeno non piove, avete fatto colazione, che programmi avete CHE NE DITE SE VI PORTO A VEDERE I LAVORI PER LA ZONA EXPO?>>

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Io:<<Grazie, ma sai vorrei tanto ripo...>>
Fidanzato:<<Sììììì Sìììììì, EXPO!!! Costruzioni, architettura, cose che piacciono solo a me sììììì!!>>
Parente:<<Piacciono tanto anche a me! Andiamo!>>
Ci credete che in quel preciso momento li ho odiati entrambi? Due amanti delle travi traverse mi stavano trascinando ad ammirare tutte le architetture di Porta Nuova e affini.
Fidanzato:<<Dai amore, fotografa quel bellissimo architrave che bla bla bla...>>
Parente:<<Sai che quel meraviglioso architrave è stato progettato così e cosà e che bla bla...>>
Volevo morire.
Parente:<<Dai cara non fare quella faccia! Ecco, forse questo può interessarti: qui ci abita la Belen!>>
Io:<<Interessante come una gastroscopia non necessaria....>>.

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Pare sia questo il condominio incriminato


Ricapitolando il giro a Porta Nuova, ho capito solo che lì si sta allargando quello che è il cuore della movida e dell'imprenditoria milanese; sede di Vouge Italia, librerie, negozi, locali, calcetto a undici .

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Con questo calcetto si può giocare in 11
contro 11.


Vari stand con relative esposizioni, auto di Formula Uno, statue, musicisti, turisti, adolescenti ubriachi già di prima mattina.... abbiamo visto tanto. Anche il famoso (e bellissimo) Bosco Verticale per il quale il mio uomo stava per piangere.

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)
 Fidanzato:<<Amore, guarda che meraviglia! E' architettonicamente bellissimo! Presto, fammi una foto davanti a questo stupendo edificio che bla bla bla....>>
Volevo morì. Anzi, no, volevo solo dormire. E poi morire.
Parente: <<Venite qui ragazzi che vi faccio due foto davanti a questa struttura che è stata progettata dall'illustre ecc ecc ....ehi, ma cos'hai? Ti stai annoiando?>>
Chi, io? No...sto solo cercando di capire come salire all'ultimo piano di quel grattacielo per buttarmi giù.

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Particolare del Bosco Verticale
(effettivamente bellissimo)


Insomma, abbiamo visto ogni anfratto di questa zona in un arco temporale talmente breve da farmi pensare di non esserci mai stata. 
Ero in una terra straniera a guardare edifici, grattacieli e quant'altro possono interessare solo chi ha i soldi necessari per acquistare un misero monolocale o solo a chi prova amore per l'estetica edile.Mi sentivo spaesata, abbandonata dal mondo e ancor di più dal quel fidanzato digievolutosi in architetto isterico. Fino a quando non ho visto qualcosa che m'ha fatto tornare il sorriso.
Io:<<Oddio, non ci credo. Che bella!!!>>
Fidanzato:<<Amore, ma cosa diamine stai fotografando?!>>
Io:<<Un segno di civiltà!>>
Fidanzato:<<Siamo a Porta Nuova, in mezzo all'edilizia moderna che avanza e tu fotografi 'sta cosa?!?!>>
Io:<<Sì. Son tradizionalista io.>>
Fidanzato:<<No, sei solo scema. E anche i presenti la pensano come me. Guarda, pure Parente s'è allontanato per non far sapere che siam qui con lui! Smettila di fotografarla!>>
Io:<<No, anzi, fammi una foto davanti a lei!>>
Fidanzato:<<NO!>>
Io:<<Insensibile!>>
Cosa stavo fotografando? Non una casa e non un negozio; non una statua e non un bolide da F1.
Stavo fotografando ciò che più scandisce il tempo e lo spazio delle mie giornate qui in Sicilia; stavo fotografando una LAPA (aka: Apecar)

Una Terrona ha terrorizzato Milano (PARTE 1)

Apecar della Martini. Mica fave!


Parente:<<Se hai finito di fare brutte figure e ti asciughi la lacrimuccia di dolore vi posso offrire un gelato...>>
Io:<<No no, quale gelato! Ti costerebbe un botto e non sarebbe mai come quello di casa, sigh!>>
Parente:<<Allora dai, finiamo il giro e torniamo a casa che stasera il tuo ragazzo ha l'addio al celibato mentre tu hai l'addio al nubilato.>>
Oh gioia,oh felicitudine! Finalmente avrei potuto sdraiarmi su di un letto!
Non ho dato nemmeno il tempo di ripeterlo due volte che nel giro di due secondi mi son fatta trovare davanti l'auto con un sorriso a 360 gradi. 
Ero atterrata su terreno lombardo da poco e già sentivo nostalgia di casa; il grigiore delle nubi, i palazzi che squarciavano il cielo, l'apecar lontana da me, i piedi doloranti....fino a quando,davanti alla sede della REGIONE LOMBARDIA non ho adocchiato il bar. E qui ho visto qualcosa che m'ha riempita d'orgoglio catanese: il carretto artigianale dei gelati prodotto da due amici del mio fidanzato.
Io:<<Bossi, Marroni? TIE'! SIAMO OVUNQUE! W LA SICILIA!>>
Parente:<<Entra subito quella testa dentro l'auto e alza il finestrino che se ti sentono t'ammazzano! Invece per stasera hai portato tutto quello che ti serve?>>
Io:<<Certo che sì, potevo mica dimenticarmelo? Mi son pure immersa nella ceretta per l'occasione!>>
Fidanzato:<<Sappi che la cosa non mi piace.>>

-----------------------------------------------
NELLA PROSSIMA PUNTATA:
Perchè mi son immersa nella ceretta? Perchè il mio uomo ha fatto come sempre il geloso? Sono riuscita o no a superare la nostalgia di casa? Ho recuperato sonno? Ho visto altri posti? Chi ho conosciuto? Lo saprete tra una settimana!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :