Una top 5 molto natalizia
Creato il 24 dicembre 2012 da Narratore
@Narratore74
In questo giorno di
vigilia, attendendo il momento in cui si apriranno i pacchetti di rito, ho
deciso di rubare (che brutta parola in questo periodo…) l'idea al buon Alex e
regalarvi un post davvero malinconico.
Dopo i suggerimenti
per un regalo da vero nerd, oggi vi parlerò di quei regali che nella mia
giovinezza hanno portato un sacco di sorrisi e tanta felicità.
Erano gli anni '80,
quelli ricordati sempre con malinconia, e a casa mia vigeva la regola del
regalo "utile".
Ed era
comprensibile, visto che noi eravamo ben tre fratelli e in casa si viveva con
lo stipendio di mio padre e qualche lavoretto di mia madre.
Spesso, però, i
regali che ho ricevuto offrivano strade per condividere, per stare assieme e,
in linea di massima, permettevano a noi tre di goderne tutti assieme.
Quindi, come avrete
capito, questo sarà un tuffo nei ricordi, in quello che è rimasto di quegli
anni in questo blogger che soffre perennemente della sindrome di Peter Pan.
5 - Pattini
Non i roller, o
pattini in linea.
Quelli che ricevetti
quella mattina di Natale erano i classici pattini, che andavano legati alle
scarpe tramite laccetti e stringhe.
La mia passione per
le ruote è nata lì e con gli anni si è evoluta fino a farmi rischiare un paio
di multe per "uso di rotelle non autorizzate", ma la storia è nata
con quei pattini.
Le ruote gialle, i
laccetti neri… li ricordo ancora…
Chissà dove sono
finiti?
4 - Le macchinine
Un must, un
autentico dogma della mia infanzia.
Adoravo le
macchinine, di qualsiasi genere, e non perdevo occasione per chiederne o
scambiarle con i miei amichetti dell'epoca.
Ricordo ancora che
avevamo un cestone ripieno di automobili e ogni giorno lo trasportavamo fuori
casa e, dopo aver deciso a sorte chi avrebbe cominciato, ce le dividevamo.
La preferita?
Una Renault 4
Alpine, blu con le bande gialle ai lati.
Era la più bella e
la più veloce e facevamo a gara per accaparrarcela.
3 - Bis (il gioco da
tavolo)
Forse in pochi lo
ricorderanno…
Bis era un quiz a
premi, uno dei primi trasmessi in Tv, condotto da Mike Bongiorno.
In sostanza era una
sorta di Memory, con la differenza che scoprendo le caselle si svelava un rebus
che andava risolto.
Ho sempre avuto la
passione per i giochi da tavolo e anche da piccolo non perdevo occasione per
chiedere qualche gioco.
A Bis giocai fino
allo sfinimento, poi cominciai a perdere le tesserine e, cosa ancora più
importante, ormai sapevamo a memoria tutti i rebus contenuti nella scatola.
Mi piacerebbe averlo
conservato, oggi sarebbe un pezzo di antiquariato…
2 - Libri, libri,
libri…
Avevo 12 anni, da
poco avevo scoperto la passione per la lettura.
Durante una festa di
paese, qualche giorno prima di Natale, incontrammo mia zia. Lei mi porse un
pacchetto, bello voluminoso…
Al suo interno
c'erano quattro libri. Tre di King e uno di Charles Berlitz, Triangolo
maledetto.
Fu in
quell'occasione che lessi Stagioni diverse, Cujo e Pet Sematary…
Un amore che dura
ancora oggi.
1 - Il Mangiadischi
Chi non ha avuto uno
di questi strumenti in casa?
Arancioni, leggevano
solo i 45 giri, ma erano una vera manna dal cielo.
Funzionamento a
batteria, praticamente indistruttibili, e con una portabilità che vista adesso
non reggerebbe il confronto.
Ma allora, quando
infilavo il disco dentro, era come assistere ad una magia.
I vinili che non
dovevano essere graffiati, il suono sporco e lontano anni luce dall'effetto
stereo che sarebbe arrivato poco dopo…
Inutile dire che lo
portavo ovunque ed era un compagno fidato durante le mie sessioni di lettura
sul dondolo fuori casa, sotto al gelso durante le estati.
Il mangiadischi non
so che fine abbia fatto, ma la collezione di vinili è ancora perfetta, integra
e pronta ad essere suonata di nuovo.
E con questo ho
finito.
Vi rimando a domani,
per gli auguri di rito.
Nel frattempo vi
lascio una raccomandazione: tenetevi stretti i ricordi, soprattutto quelli che
sembrano meno interessanti di altri. Scoprirete, quando verrà il momento, che
proprio quelli che date per scontati sono invece i più importanti, quelli che
vi riportano a momenti passati e che vi spingono a desiderare ancora un
pezzetto di quella spensieratezza…
Perché alla fine è
quello che conta davvero.
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