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Una valchiria danese

Creato il 17 marzo 2013 da Kimayra @Chimayra

Una valchiria danese

La statuina di valchiria ritrovata in Danimarca

Nel cortile di casa sua, il signor Morten Skovsby ha, nel corso del tempo, trovato alcune monete e una palla di cannone grazie al suo metal detector. Il 28 dicembre 2012, insieme a Michael Nielsen, Jan Hein e Jacob Sietam, tutti membri di un gruppo locale che fa ricerche archeologiche servendosi del metal detector, ha esplorato un campo ad Harby, nella zona centrale della Danimarca.
Durante questa ricerca, Skovsby ha individuato qualcosa di veramente interessante che, una volta pulito, si è rivelato essere una piccola figura femminile di appena 3,5 centimetri di altezza. Skovsby ha inviato immediatamente l'oggetto al curatore dei Musei Civici locali, il quale ha confermato che la scoperta era veramente notevole. Ulteriori analisi condotte dagli esperti del museo hanno confermato il valore del reperto. Si tratta della riproduzione di una fanciulla raffigurata in piedi, con sull'addome uno scudo vichingo rotto. Indossa un abito lungo ed ha i capelli acconciati a coda di cavallo. Un occhiello dietro al collo indica che la statuetta era posta su una collana e che, pertanto, si trattava, forse, di un ciondolo.
Una valchiria danese
La statuetta è in argento massiccio e pesa circa 9 grammi. L'argento appare essere stato dorato e i dettagli del motivo della veste e dello scudo sono sottolineati da uno smalto nero. L'oggetto risale al periodo vichingo, intorno all'800 d.C. circa. Le vesti la identificano con una valchiria, un'emissaria di Odino che aveva il compito di raccogliere le anime dei morti in battaglia per portarle nel Valhalla.
Altre statuette raffiguranti valchirie sono state scoperte, nei secoli, in Danimarca, ma sono tutte bidimensionali e per lo più si tratta di spille. La figurina ritrovata recentemente, invece, è tridimensionale. Il dorso e i fianchi sono scolpiti e rivelano il taglio dei capelli dei Vichinghi e la moda dell'epoca. Le gambe della figurina sono andate, purtroppo, perdute.

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