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Una vera rivoluzione? - Recensione - iPhone

Creato il 26 febbraio 2014 da Intrattenimento

Dopo aver riconquistato il suo regno, il giovane principe protagonista di Royal Revolt! deve anche difenderlo

Quando è uscito su App Store, nel settembre del 2012, Royal Revolt! ci aveva decisamente convinto. Si trattava infatti di uno strategico in tempo reale solido e divertente, caratterizzato da una grafica in stile cartoon e da un interessante sistema di potenziamento per il protagonista - un principe determinato a riconquistare il proprio regno - e le sue truppe, suddivise in unità di vario tipo e con differenti abilità.

Una vera rivoluzione?
Ogni missione della corposa campagna in single player consisteva nel conquistare una roccaforte distruggendone le difese, richiamando man mano nuovi soldati (sulla base di una barra che si ricaricava col tempo, posizionata nella parte bassa dello schermo) e conducendoli verso la vittoria. Semplice ma efficace, nonché dannatamente ben fatto e scaricabile gratuitamente secondo i canoni delle produzioni freemium. Ebbene, a quasi un anno e mezzo di distanza ecco l'atteso sequel, Royal Revolt 2, che parte esattamente da dove il primo episodio si era concluso: il principe si è nuovamente seduto sul proprio trono, ma ora viene la parte più difficile, ovvero difendere le mura del regno dall'attacco dei paesi confinanti. In che modo? Qui viene il bello: gli sviluppatori di flaregames hanno pensato di arricchire la struttura del proprio titolo introducendo una sezione gestionale "casual", con i tradizionali edifici che servono per accumulare monete d'oro o pezzi di pane (le prime necessarie per acquistare update e quant'altro, i secondi per andare in battaglia), nonché l'immancabile valuta pregiata che ci viene richiesta per completare rapidamente costruzioni che altrimenti possono impiegare anche dodici ore per arrivare a compimento.

Attacca e difendi

Di fronte alle mura della città c'è un breve viale che possiamo modificare aggiungendo degli "svincoli", costruendo barricate e torri di difesa, nonché selezionando le truppe che si occuperanno di contrastare l'avanzata degli invasori del regno. Bisogna fare molta attenzione a questa fase, perché in realtà il gioco si sofferma poco su tale aspetto mentre si rivela invece fondamentale nell'economia del gameplay. Perché?

Una vera rivoluzione?
Perché è proprio quel breve percorso personalizzabile a costituire il terreno di scontro nelle nostre missioni. Royal Revolt 2 non possiede una campagna in single player come il primo capitolo, bensì ci mette di fronte, in modalità rigorosamente asincrona, ad altri giocatori umani per la conquista di un premio in denaro variabile. Si tratta di un'idea potenzialmente ottima, ma che purtroppo si scontra con un paio di problemi da non sottovalutare. In primo luogo la mancanza di enfasi verso la fase di costruzione delle difese: di fronte a corridoi privi di mordente e caratterizzati da scarse difese e varietà, la fase action perde fascino e diventa oltremodo ripetitiva, facendo scemare l'entusiasmo generale e la voglia di progredire acquisendo nuove ricchezze, nuove unità e nuove abilità. In secondo luogo, il sistema freemium si dimostra ben presto troppo limitante, consentendoci di affrontare tre o quattro missioni al massimo prima di dover attendere la ricarica del "pane". Per il resto, l'impianto è lo stesso dell'originale Royal Revolt! e anche qui si dimostra efficace, pur senza introdurre sostanziali novità. C'era ad esempio bisogno di una maggiore attenzione ai controlli, talvolta caotici, ma si è deciso di non cambiare nulla in tal senso, come nel comparto tecnico.
Royal Revolt 2 - Trailer
Una vera rivoluzione? - Recensione - iPhone
Royal Revolt 2 - Trailer

Pro

  • Impianto ancora efficace
  • Ottimo comparto tecnico
  • Struttura rivoluzionata...

Contro

  • ...ma con diverse zone d'ombra
  • Fase action spesso povera
  • Impostazione freemium limitante

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