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Una vita da mediano - Recensione - PC

Creato il 07 giugno 2013 da Intrattenimento

Alla ricerca di un equilibrio tra la vita dentro e fuori il campo di gioco: siete pronti a gestire i vostri signori del calcio?

I calciatori, soprattutto nell'era moderna, sono diventati sempre più delle primedonne: oltre che per le loro gesta sul rettangolo verde, i più famosi sono spesso e volentieri noti anche per le loro vite sregolate, portate avanti tra storie amorose con starlette, che finiscono puntualmente sui rotocalchi di gossip, e serate di festa che poco si addicono a chi vuole condurre una sana vita da atleta. Lords of Football poggia le sue fondamenta proprio sull'arduo compito di trovare una via di mezzo tra le tentazioni portate inevitabilmente dai guadagni ottenuti in un'età spesso fin troppo giovane, e la necessità di allenarsi per raggiungere gli obiettivi di carriera, vincendo trofei per diventare una leggenda del calcio. Si tratta, a beneficio di chi non dovesse averne letto prima, di un manageriale calcistico sviluppato dal team italiano Geniaware: base a Savona, ma elementi presi da diverse realtà videoludiche, anche internazionali, con cui ha collaborato in veste di consigliere l'ex calciatore e allenatore Gianluca Vialli. Dopo un periodo di gestazione trascorso non senza qualche piccolo problema, Lords of Football è finalmente arrivato su Steam, dove è disponibile da alcune settimane al prezzo di 24,99€. A noi dunque il compito di scongiurare la "cassanata" di turno. Lords of Football - Trailer di lancio

Una vita da mediano - Recensione - PC
Lords of Football - Trailer di lancio

Giorno e notte

Lords of Football è essenzialmente diviso in 2 parti, corrispondenti ad altrettante fasi del giorno: nelle ore diurne, il nostro lavoro è quello di far allenare gli elementi della nostra squadra, mentre di notte dobbiamo stare attenti a quelli che sono i loro fisiologici desideri di svago, facendo però in modo che quelli che sono degli innocenti passatempi non diventino dei pericolosi vizi. Un po' Football Manager e un po' The Sims quindi, per quello che è stato un paragone ricorrente nel corso dei mesi che ci hanno portato all'uscita di Lords of Football, perché perfettamente calzante.

Una vita da mediano
Andiamo con ordine: la prima cosa da fare è scegliere la squadra da allenare tra le varie serie presenti nei principali campionati europei, dei quali non esiste alcuna licenza ufficiale. Un'assenza di licenze praticamente obbligata: considerando la forzatura di Lords of Football verso i vizi capitali, è facile immaginare che nessun giocatore reale abbia intenzione di vedere la propria controparte virtuale fare figure barbine, come lo stramazzare al suolo dopo aver saltato l'allenamento per andare a ubriacarsi. I nomi delle squadre sono così con un po' di sapore vintage un mix di storpiatura e allusione a quelli reali (secondo voi Roma Magics che squadra è?), così come quelli dei giocatori in alcuni casi richiamano la realtà (La Sfinge in una squadra di Milano: chi sarà?). Compiuto il primo passo, si finisce nel gioco vero e proprio: i vari "menu" vengono proposti sotto forma di mappa della città che ospita la squadra, dove appare anche il nostro complesso sportivo. Al suo interno, è possibile scegliere quale allenamento far svolgere agli atleti, differenziando i programmi tra le solite caratteristiche tecniche e fisiche che compongono il loro profilo, per poi mettere tutti quanti insieme nell'apposito editor di tattiche, semplificato al punto giusto rispetto a Football Manager. Finito l'allenamento, si scatena la movida: i calciatori lasciano gli spogliatoi per recarsi negli altri edifici nella città, alla ricerca di un modo per soddisfare i loro bisogni. Anche in questo caso, i comportamenti risponderanno al profilo personale del giocatore: c'è quello che vuole alimentare il proprio ego incontrando i tifosi, quello che vuole spassarsela in discoteca, e così via. Svestiti i panni da allenatore, dobbiamo quindi indossare quelli di padre, indirizzando i nostri pupilli verso un divertimento equilibrato, per scongiurare che gli eccessi finiscano per rovinare le prestazioni in campo. Per farlo, oltre alla possibilità di scegliere che tipo di divertimento concedere durante la nottata, troviamo anche alcuni strumenti in fase d'allenamento qualora la situazione dovesse scappare di mano (e succederà), come le sedute dallo psicologo e le divertenti punizioni sul campetto secondario.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
  • Requisiti Minimi
  • Processore: Dual Core 2.0 GHz
  • Scheda video: GPU con 1 GB RAM - nVidia GeForce 9400 1GB / Ati Radeon HD4550 1 GB
  • Memoria: 3 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows Vista, 7, 8

Scendiamo in campo

Una vita da mediano
Al trascorrere di ogni giornata nel modo appena descritto, segue una partita di calendario. Dopo aver dato un'ultima occhiata alla tattica, si può scegliere di simulare il match o viverlo direttamente, sfruttando una serie d'interessanti possibilità per dare indicazioni ai nostri giocatori in tempo reale. Mettendo in pausa la partita, si accede a un menu dinamico, con cui in fase d'attacco si può per esempio dire a un'ala di scattare sulla fascia, al regista a chi passare la palla o all'attaccante di tirare in porta. Stessa cosa in fase difensiva, dove chiedere un ripiegamento a tutta la squadra, o indicare a un difensore un preciso avversario da marcare. In alcuni casi, così come nella realtà, il calciatore reagirà tardivamente alle nostre richieste o le ignorerà completamente, ma quando si riesce a mandare in rete la squadra con una serie d'indicazioni, c'è una certa soddisfazione. Importante, anche per le partite, mantenere un adeguato livello di energia nei giocatori, ma non solo: gli atleti coi vizi più radicati finiranno infatti per pagare il conto sul campo di gioco, coprendosi di ridicolo davanti alle telecamere. I successi ottenuti concorreranno a soddisfare alcuni obiettivi posti dalla dirigenza, grazie ai quali sbloccare nuove strutture e programmi di allenamento per migliorare la qualità della propria squadra.
Una vita da mediano
Soldato Palla di lardo!

Less is more?

In termini visivi, Lords of Football tiene fede alle sue caratteristiche e si presenta con uno stile molto simile a quello di The Sims, con tanto di musichetta leggera d'accompagnamento. La cittadina che ospita la squadra è tutto sommato carina da guardare, anche se i vari elementi - giocatori compresi - non brillano particolarmente per il livello di dettaglio a essi dedicato.

Una vita da mediano
Per quanto riguarda invece la componente del motore 3D che muove le partite, siamo di fronte a un lavoro che rasenta la sufficienza all'insegna del minimo sforzo, con poche animazioni e qualche sbavatura in termini di fluidità di movimento. Restando in tema di animazioni, sono invece divertenti da vedere quelle riguardanti i vizi dei giocatori, ma soprattutto le punizioni inflitte loro sul campo da gioco, come per esempio quella che vede un immaginario Sergente Maggiore Hartman di Full Metal Jacket punire il calciatore di turno perché troppo attratto dal cibo. I menu proposti sotto forma di uffici della struttura d'allenamento presentano qualche alto e basso, dove a un utile sistema di filtri per separare i giocatori in base a diversi parametri si affianca una cerca legnosità nella loro selezione e la gestione dei programmi personalizzati.

Un frutto acerbo nato da una buona idea. Questo è Lords of Football.

Lords of Football si basa su un'idea tanto buona quanto coraggiosa, arrivata però sul mercato come un frutto acerbo. Nel breve periodo, il gioco targato Geniaware si dimostra divertente e coinvolgente al punto giusto, ma basta il passare di una stagione per rendersi conto di aver visto praticamente tutto, probabilmente anche a causa del livello di difficoltà non proprio esagerato. Alcuni elementi, soprattutto manageriali come il calciomercato, sono poco più che abbozzati, mentre altri pur godendo di una buona realizzazione avrebbero potuto essere ampliati per risultare più attraenti anche alla lunga. Il risultato finale merita comunque la sufficienza, portandoci a sperare in un futuro secondo capitolo più maturo.

Rosario Salatiello
Rosario Salatiello
@salaros

Pro

  • Idea originale
  • Tatticamente snellito al punto giusto
  • Divertente nel breve periodo

Contro

  • Tecnicamente migliorabile
  • Poco curato in alcuni aspetti
  • Ripetitivo alla lunga

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