Una voce di notte, dice l’autore Andrea Camilleri, è:
stato scritto diversi anni fa. Quindi il lettore attento che noterà crisi di vecchiaia più o meno accentuate, liti con Livia più o meno contestualizzate e via di questo passo non se la pigli con l’autore ma con le segrete alchimie dei piani editoriali.
L’anno riportato nel libro è il 2008, prima della reale crisi tra Salvo e Livia, e soprattutto anno del IV governo Berlusconi.
Il libro mi è piaciuto come tutti i casi del commissario Montalbano, e lo stile Camilleri fa compagnia come sempre, ma vorrei qui riportare una riflessione, iniziata, nel bene e nel male dallo stesso scritto.
Camilleri intreccia due indagini, eppure è evidente che la reale protagonista del romanzo è la politica, quella schifosa, del più forte, quella attaccata come una ventosa alla mafia, quella che se ti sente remare contro ti fa fuori, non più fisicamente ma professionalmente, quella politica capace di innescare l’ omertà, antipatica eppure talmente realistica da diventare cosa di tutti i giorni. Ma se a far finta di non vedere è un poveraccio che ha paura per sé e per la sua famiglia, personalmente non riesco a giudicarlo, invece quando stimati professionisti che dovrebbero lavorare per la giustizia cercano di insabbiare o di alleggerire per non pestare i piedi ai poteri forti, allora non ci sono più scuse.
Per fortuna anche nel mondo reale non mancano eroi contro corrente alla Salvo.
Altra riflessione:
«Ma non crido che la volontà popolari o l’opinioni pubblica sunno cose che possono aviri ancora effetti concreti».
«E allura, secunno tia, la stampa e la tilevisioni non servino a nenti? Non servino a formari l’opinioni pubblica?».
«Nicolò, la stampa in quanto giornali non servi a nenti. L’Italia è un paìsi con dù milioni di analfabeti totali e il trenta per cento della popolazioni che sapi appena fari la propia firma. I tri quarti di quelli che accattano i giornali, si leggino sulo i titoli che spisso, e questa è ’na bella usanza tutta taliàna, dicino ’na cosa opposta a quello che dici l’articolo. I pochi che restano, ’n’opinioni già se la sono fatta e s’accattano il giornali che esprimi le loro opinioni».
«Per quanto arriguarda la stampa» fici doppo un attimo Nicolò «potrei essiri in parti d’accordo, però ammetterai che la tilevisioni se la taliano macari l’analfabeti!».
«E infatti i risultati si vidino. Le tri maggiori tilevisioni private sunno di propietà pirsonale del capo del partito di maggioranza e dù riti della tilevisioni di Stato hanno a capo òmini scigliuti dal capo del partito della maggioranza. Eccoti come si forma la tò bella opinioni pubblica!».
Occorre aggiungere altro?
Titolo: Una voce di notte
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio
Anno: 2012
Prezzo: 14, 00 Euro; eBook 9,99 Euro