Magazine Diario personale
Ieri sera dopo lo spettacolo sono andato da solo allo chalet e ho chiamato Cuba coi piedi praticamente in acqua.
C'era un qualcosa di comune fra il mare nero che avevo davanti e quello a cui suono abituato a Cuba,lo so che non ci sono paragoni ma ieri sera mi piaceva pensare che ci fosse una qualsivoglia forma di continuita'.
Ho chiamato la fanciulla,continua a lavorare senza entusismi vari piu' che altro per compiacermi perche' come mi ha ripetuto ieri,lavorare per non vedere frutti non deve essere particolarmente gradevole.
io ribatto che e' sempre meglio che annoiarsi a casa e su questo lei mi da' ragione ma mi metto nei suoi panni e....capisco.
la costruzione di casa sua prosegue ora a meta' luglio mandero' altri fondi per proseguire ancora ma da cio' che mi dice non stanno dormendo...e vorrei anche vedere....
La situazione a Cuba e' sempre la stessa,di cambiamenti al momento nada,le cose sono sempre piu' care ma so anche che lamentarsi e' un loro cavallo di battaglia.
Dopo un periodo in cui per ovvi motivi di priorita' Cuba e' stata particolarmente distante e' stato piacevole per una decina di minuti immergermi di nuovo in un mondo che amo e a cui presto tornero'.