In realtà, ero io li a fissare la mia faccia, struccate e ancora addormentata, allo specchio e l'ho vista.Cosa può rendere felice una persona?
Me lo chiedo e richiedo da quando ne ho memoria, io sono una di quelle che sta sempre ad interrogarsi se è felice, se va tutto bene, se, se e ancora se.E poi, all'improvviso arriva.
Senza chiedere il permesso, senza avvisare, mi sarei fatta trovare ben vestita, io.La felicità e' così soggettiva, impalpabile, sfuggente e sono consapevole che la sua durata è variabile.
Un attimo, un giorno o per i più fortunati una vita, gran botta di C.Oggi è capitato a me. Durerà poco, tanto, moltissimo?
Io proprio non lo so.
Ma ho deciso che la farò durare almeno fino al prossimo momento di felicità.Ho deciso che imparerò, come i cammelli con l'acqua, a crearmi una piccola riserva di felicità, incamerata ogni volta che verrà a fare visita a me.
Una riserva che custodirò con molta cura ed imparerò a dosare.Una roba a dosaggio graduale, da tirar fuori nei giorni grigi, senza colore, come una sorta di cerotto della felicità, quelli di ultima generazione da appiccicare sulla pelle.
Il tutto in attesa di un nuovo momento di felicità.
Il venerdì ho sempre delle belle e grandi intuizioni, devo ammetterlo.Però, una cosa c'è da dire, se una zuccheriera d'argento, una tazzina di caffè e due biscotti sono stati capaci di rendermi così felice, c'è speranza.
Il mondo è pieno di piccole cose, bisogna solo trattarle con la giusta attenzione e dedizione e loro, poi, faranno il resto.
E allora, alle piccole cose, all'amore e alla gioia di vivere.
#TGIF (giuro di non aver assunto stupefacenti, forse è stato il caffè?).