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Unbound Series di Rachel Vincent (Blood Bound – Legame di Sangue #1)

Creato il 25 dicembre 2012 da Nasreen @SognandoLeggend
Unbound Series - Blood Bound - Bood Bound Legame di Sangue  - Ombra Bound

 

niceville

Titolo: Blood Bound – Legame di Sangue
Autore: Rachel Vincent (Traduttore: Manuela Francescon)
Serie: Unbound Series, 1
Edito da: Harlequin Mondadori SpA (Collana: Bluenocturne n° 76)
Prezzo: € 5,90
Genere:  Fantascienza
Pagine: 379 p.
Voto

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Unbound Series di Rachel Vincent (Blood Bound – Legame di Sangue #1)
 
Unbound Series di Rachel Vincent (Blood Bound – Legame di Sangue #1)
 
Unbound Series di Rachel Vincent (Blood Bound – Legame di Sangue #1)
 
Unbound Series di Rachel Vincent (Blood Bound – Legame di Sangue #1)

Trama: Liv Warren ha un talento speciale: è in grado di rintracciare una persona seguendo l’odore del sangue. E quando una vecchia amica si appella al patto di sangue che le lega fin dall’infanzia e le chiede di aiutarla a ritrovare la figlia scomparsa, non può fare altro che accettare. Ma a causa di quello stesso giuramento si ritrova costretta suo malgrado a collaborare con Cam Caballero, l’unico uomo che abbia mai amato, l’unico che non può avere. La loro è una folle corsa contro il tempo e contro il desiderio che minaccia di travolgerli, attraverso una città ostaggio di oscuri criminali dove insidie e pericoli si annidano oltre ogni angolo, ogni carezza, ogni bacio. E prima che la caccia finisca, altro sangue sarà versato…

 Recensione
di Simog55

Uno dei libri più interessanti che ho letto quest’anno sia per gli argomenti che per la complessità delle tematiche affrontate è proprio questo.

Il primo argomento che mi colpisce è quello relativo alla schiavitù, a tutti gli effetti, che è il legame che si viene a creare attraverso i cosiddetti “vincoli”. Personalmente sono sempre stata molto insofferente alle imposizioni in genere e perciò leggere di coercizione, obbligo inderogabile fino ad arrivare alla tortura, mi ha messa profondamente a disagio ma anche molto interessata alla vicenda. Gira gira l’essere umano è sempre lo stesso: vuole il potere su tutto e su tutti e per ottenerlo è disposto anche a passare sopra alla propria madre…
Ci sono delle parti, per certi versi, anche “dolenti”, con una rassegnazione dolorosa sulla realtà della vita (i vincoli) rispetto ai sogni ed ai desideri.

Belli i personaggi, sia i protagonisti che i comprimari, tutti sono molto incisivi e “giusti” rispetto allo svolgimento della storia; i sentimenti che uniscono Liv e Cam sono molto veri: amore, rimpianto, sacrificio, rabbia; tutte emozioni che “graffiano” e si incidono nel nostro cuore e nella nostra mente.

La trama è complessa e drammatica, in perfetto stile Vincent; esseri umani con talenti particolari (rintracciare persone attraverso il sangue, “camminar” tra le ombre, leggere il futuro ed il pensiero, “vincolare” persone) sono vincolati a dei cartelli che ricordano le mafie, e sono obbligati a fare quello che vogliono i cosiddetti “capi”. Tutto ruota in funzione del fatto di poter contare su queste persone, e di conseguenza su questi talenti per ottenere più potere, più soldi, più tutto.

Ci ritroviamo quindi in una vicenda poliziesca vera e propria con il rapimento di una bambina e tutto si incentra sulla sua ricerca ed alla scoperta delle motivazioni che hanno portato a questo.

Per quanto riguarda il cambio repertino di prospettiva nella storia, dopo un iniziale spaesamento, l’ho trovato un punto forte del racconto. È raro leggere libri che abbiano il punto di vista maschile, veramente pochissimi, ed io ho imparato ad apprezzare quando questo succede.

Rispetto alla saga delle pantere trovo la Vincent molto migliorata e sicuramente più incisiva. Negli altri libri avevo notato una crescita molto lenta nei protagonisti principali e soprattutto dell’eroina; questa volta ci troviamo di fronte una donna forte e determinata che ha le idee chiare fin da subito e non nascondo che la cosa mi è piaciuta moltissimo.

Giudizio positivissimo e, vista la fine di questo episodio, attendo con ansia il seguito.


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