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Under the Skin e l’hype della Scarlett nuda

Creato il 08 aprile 2014 da Mcnab75

 

Under the Skin poster SJ legs_hugeUnder the skin è un film molto atteso.
Si tratta della trasposizione del romanzo di Michael Faber, che io non ho letto. Germano però l’ha fatto, quindi vi segnalo la sua bella recensione.
Vi riporto anche la sinossi tratta da Wikipedia Italia, tanto per darvi qualche coordinata in più:

La protagonista è una aliena di nome Isserley, mandata sulla terra da una potente industria del suo pianeta per rapire ignari autostoppisti. Questi vengono drogati, e consegnati ai suoi simili, che li mutilano e li fanno ingrassare, così che possano essere trasformati in un cibo di carne umana, di estrema raffinatezza sul pianeta natale di Isserley.

Ottimo, no? Bella storia e tutto quanto.

Ma in Italia il film è atteso per un motivo assai poco contenutistico: è previsto il primo nudo integrale di Scarlett Johansson, l’attrice che interpreterà l’aliena Isserley.

Io sono un trentottenne eterosessuale con una spiccata passione per l’estetica e la bellezza femminile, come dimostra la mia rubrica Le Ospiti di Plutonia.
Sono anche uno scrittore di genere, specializzato in mostri, alieni, robot e simili. Non roba per palati raffinati, ammettiamolo. Eppure ho la supponenza di riconoscere a me stesso un certo stile, perfino un certo tatto, anche nel narrare le storie più cupe.
Magari è un difetto, chissà.

Ovunque mi giro, sia al cinema ma soprattutto nell’editoria, vedo un costante calcare la mano sul sesso e sulle perversioni assortite.
Il che, di base, non è un male.
Il male subentra quando questi elementi non sono funzionali alla storia, bensì servono solo da richiamo per le allodole. Anzi, per i mandrilli.
A me l’idea che ci sia gente – come ho appurato – disposta a pagare 4 o 5 euro per ebook in cui giovani fanciulle si fanno deflorare da dinosauri o da mostri tentacolari mette molta tristezza. Soprattutto perché poi, magari proprio le stesse persone, ci vengono a dire che far pagare un ebook “normale” più di 0,99 centesimi è ingiusto e immorale.

Diciassette pagine, quasi tre euro.

Diciassette pagine, quasi tre euro. Ha venduto bene.

Che poi, a fare certi discorsi, si rischia di scadere nel becero moralismo, nel bigottismo, nei pipponi (che trovo orripilanti, radical chic e ipocriti) sullo “sfruttamento del corpo delle donne”, etc.
Ecco, a me di queste cose non frega nulla. Lo metto in neretto, tanto per rendere meglio in concetto. Sono questioni troppo complesse per risolverle con qualche slogan idiota, magari al fine di pubblicare libri e su libri (come fa una nota scrittrice italiana) e lucrarci sopra.
Ciò che mi urta è altro, ovvero che la gente sia così animalesca da decidere di vedere un film/leggere un libro basandosi soltanto su ancestrali impulsi ormonali. Come se tutto giri soltanto attorno a quello.
Che poi, davvero, Youporn basta e avanza per soddisfare tutte le perversioni possibili e immaginabili.
Tutto il resto, per quel che mi riguarda, è pigrizia mentale.

Questa mia riflessione va al di là del giudizio su Under the skin, che potrebbe essere un film stupendo. Vedere che però tutta l’aspettativa in merito si focalizza sul nudo integrale della Johansson mi deprime un po’.
Null’altro oltre a questo…

Una gif da

Una gif da “Under the skin”.

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(A.G. – Follow me on Twitter)


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