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UNDERGROUND NEW YORK LIBRARY. scatti di un’altra osservatrice speciale

Creato il 06 agosto 2012 da Soniab

Un libro.

Cosa c’è dentro un libro? Cosa c’è dentro chi legge?

Si possono capire, scoprire tante cose dal libro che cattura la tua attenzione, dalle frasi sottolineate, dagli spigoli piegati, dal titolo in copertina di quelle pagine che si scorrono, una dopo l’altra…

Vedere qualcuno intento e preso dalla lettura, catturato in un mondo sconosciuto mi ha sempre incuriosita. Direi che non sono l’unica…

UNDERGROUND NEW YORK LIBRARY. scatti di un’altra osservatrice speciale

La fotografa Ourit Ben-Haim ha iniziato a fotografare i passeggeri/lettori delle metropolitane di New York, sviluppando un progetto molto interessante dal punto di vista non solo artistico ma anche di studio sociale e antropologico. Lei posta ogni giorno le foto sul suo sito Underground New York Library,

Quando capito in metropolitana, penso sempre che sia un perfetto punto di osservazione, so che per chi è un’abitudine quotidiana, spesso è quasi una tortura ma io, ogni volta, resto lì a guardarmi intorno, a chiedermi cosa starà pensando quella persona, chi è, dove va, se ascolta la musica in cuffia cosa ascolta e … se legge cerco di riuscire a vedere almeno il titolo in copertina! Mi ha sempre fatto con piacere notare che tante persone hanno questa abitudine, anche in Italia e noto, con altrettanto piacere, che sono ancora la maggioranza coloro che tra le mani tengono un libro e non un Ipad. Vuol dire, credo, che le persone hanno ancora piacere nello sfogliare pagine di carta, leggere l’inchiostro stampato, percepire il contatto vero con il libro, come ad aggrapparsi in modo più sicuro alla storia di cui stanno leggendo.

La persona persa nella lettura in metropolitana, si isola nella sua realtà, intima e fantastica, sospende momenti di vita “reale” con un momento di vita, reale sì ma in una dimensione altra. Una storia d’amore simile a quella che si sta vivendo, una serie di battute comiche che distraggono dall’ultimo diverbio con i colleghi in ufficio, un racconto horror che dà il brivido, una poesia da regalare a qualcuno che aspetta a casa e sicuramente tanto altro…

UNDERGROUND NEW YORK LIBRARY. scatti di un’altra osservatrice speciale

Dice Ben-Haim: “E ‘la gente per conto proprio, di loro spontanea volontà, questo è quello che stanno scegliendo di fare .Quando vedi qualcuno godere di una cosa per conto proprio, [pensi], ‘Aspetta un attimo, forse posso godere anche questo.”

Frenesia. Corsa. Quotidianità bruciata.

No.

Un momento che ridà aria, proprio nel tunnel della metropolitana, c’è. Lo permette un libro.

E cosa c’è oltre? Chi sei?

E’ più forte di me, è una curiosità forte anche per Ourit andare oltre.Oltre tutte le etnie, i colori, le espressioni sul viso, le lingue parlate, dei pendolari raccolti, stretti sulla metro.

Oltre quel libro che li salva. Li emoziona. Li accompagna.

E voi che libro leggete in metropolitana? Scrutate anche voi le preferenze degli altri o siete voi i lettori? Come apparireste catturati in una foto di Ourit?


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