Undici Minuti
di Paulo Coelho
Titolo: Undici minuti
Autore: Paulo Coelho
Edito da: Bompiani
Prezzo: 18,00€
Genere: Narrativa
Pagine: 260 pag
Trama: “Undici minuti” racconta la storia di Maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da Rio de Janeiro in Europa, a Ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo. Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l’anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.
di Danylù
Faccio una premessa, ho adorato Paolo Coelho e di lui ho letto tutto fino a Undici minuti.
Come mai? Non lo saprei con esattezza, di certo è che forse questa scelta è stata dettata proprio dal libro in questione.
Scopriamo alla fine del libro (non è spoiler, non cambierà nulla a livello della trama o della lettura in se stessa), che lui si è ispirato a una storia vera, e forse se lo avessi saputo sin dall’inizio mi sarei annoiata di meno. Al contrario degli altri suoi libri che ho letto in modo rapido e con molto entusiasmo, Undici minuti mi ha tediata sin dal secondo capitolo. La cosa che ho apprezzato di più è stato l’incipit.
La narrazione è lenta, gli eventi si snocciolano con flemma, parole su parole che non aggiungono niente al racconto. Con tutta probabilità la trama non era poi così forte e dunque l’autore ha avuto necessità di “allungare il brodo.”
La storia è semplice: una ragazzina brasiliana che sogna di sposare un uomo ricchissimo.
La ragazzina cresce e fa la sua prima vacanza dove si fa abbindolare da una super proposta che la vede come star del ballo in Europa. Arriva in Svizzera e si stanca presto del lavoro che fa così inizia a fare la prostituta.
Ma ATTENZIONE!
Fare questo mestiere sembra la cosa più figa del mondo. Wow! Tanti soldi, clienti che pagano e lasciano laute mance, il più delle volte non devi nemmeno farci sesso, ma dai! Ma come mai non c’ho pensato anche io a fare la prostituta? Allora ragazze? Come mai non ci avete pensato?
Sarà forse che è sempre stato chiaro a tutti che è il mestiere più infame del mondo?
Che molte volte le ragazze non possono scegliere niente e devono sottostare a torture indicibili?
Che dire allora di Maria? La protagonista di Undici minuti?
E’ stata fortunata. Lavora in un locale fighissimo, il “protettore” è educato, gentile, non specula sui suoi guadagni, insomma, è tutto perfetto.
Ed ecco che è questo che mi ha infastidita tantissimo in questo libro.
Questo modo così sciatto di parlare di prostituzione.
E poi sarà anche una storia vera o comunque un romanzo basato su una persona reale, ma l’unica impressione che ho avuto durante tutta la lettura è stata quella di una trama che non sta ne in cielo ne in terra, fatta da personaggi poco credibili, bidimensionali, artefatti, e incapaci di farsi amare o odiare.
Insomma un flop.
La chiudo qui anche se mi sento di consigliare la lettura di altri libri di Coelho che ho davvero apprezzato e nei quali ho trovato anche dei contenuti degni di nota: Veronica decide di morire, Il Cammino di Santiago, L’Alchimista, Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto.