Dal carcere con furore!!!
Il terzo capitolo di Undisputed è gioia pura per i tamarri grandi e piccini. A differenza del predecessore ci si concentra molto di più sui combattimenti, dando al film una classica trama a torneo, in stile Senza Esclusione di Colpi (tanto per citare un titolo a caso!). I combattenti, tutti cattivissimi assassini, si sfidano, usando disparate arti marziali (kung-fu, capoeira, muay thai, taekwondo, lotta greco-romana ecc.), senza remore e/o ritegno a chi ce l'ha più duro... parlo ovviamente di cazzo(tti), che avevate capito?
L'esaltazione nel vedere il mio nuovo idolo Boyka grugnire e sbavare dalla rabbia è ben ripagata, e l'ora e mezza vola via che è un piacere. Non manca ovviamente la parte narrativa, che seppur esile ben si amalgama con tutta la storia.
La messa in scena di Florentine è sobria e funzionale, non si inventa nulla e praticamente utilizza tutti i banali stratagemmi... non ci sono pippe iper-accelerate o roba videoclippara, che potrebbero distrarre troppo l'attenzione dalle gesta atletiche. Insomma un puro e semplice spettacolo che gli amanti del genere sicuramente apprezzeranno.
Come fare poi a non voler sentire Boyka esclamare con pesante accento russo "Fucking Americans, all talk too much."? Eh? Ma come si fa? Dai siate obiettivi! Orsù!
Magazine Cinema
Dal carcere con furore!!!
Il terzo capitolo di Undisputed è gioia pura per i tamarri grandi e piccini. A differenza del predecessore ci si concentra molto di più sui combattimenti, dando al film una classica trama a torneo, in stile Senza Esclusione di Colpi (tanto per citare un titolo a caso!). I combattenti, tutti cattivissimi assassini, si sfidano, usando disparate arti marziali (kung-fu, capoeira, muay thai, taekwondo, lotta greco-romana ecc.), senza remore e/o ritegno a chi ce l'ha più duro... parlo ovviamente di cazzo(tti), che avevate capito?
L'esaltazione nel vedere il mio nuovo idolo Boyka grugnire e sbavare dalla rabbia è ben ripagata, e l'ora e mezza vola via che è un piacere. Non manca ovviamente la parte narrativa, che seppur esile ben si amalgama con tutta la storia.
La messa in scena di Florentine è sobria e funzionale, non si inventa nulla e praticamente utilizza tutti i banali stratagemmi... non ci sono pippe iper-accelerate o roba videoclippara, che potrebbero distrarre troppo l'attenzione dalle gesta atletiche. Insomma un puro e semplice spettacolo che gli amanti del genere sicuramente apprezzeranno.
Come fare poi a non voler sentire Boyka esclamare con pesante accento russo "Fucking Americans, all talk too much."? Eh? Ma come si fa? Dai siate obiettivi! Orsù!
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