UNESCO: Betlemme, patrimonio dell’umanità

Creato il 30 giugno 2012 da Dreamblog @Dreamblog

“Basilica della Natività di Betlemme e la via del pellegrinaggio” tra i siti patrimonio dell’umanita’, dell’Unesco. “Una notizia importante”, commenta il Custode di Terra Santa, come “importante per noi – dice – è la rassicurazione del presidente palestinese Abu Mazen, che ci ha formalmente garantito la totale autonomia [...]

Poche ore dopo l’attesa notizia, Betlemme già celebra l’importante traguardo raggiunto.

L’Unesco ha incluso la Basilica della Natività e la via del pellegrinaggio tra i siti patrimonio dell’umanità. A deciderlo è stato il Comitato per il Patrimonio mondiale riunito a San Pietroburgo. E’ la prima volta che un sito palestinese entra a far parte del patrimonio dell’umanità, tutelato dall’organismo culturale dell’ Onu.
La Basilica, che ha bisogno di lavori di restauro, è una delle mete più visitate dai pellegrini in Terra Santa.
La sua candidatura aveva trovato “perplessi” il Patriarcato Greco Ortodosso, La Custodia di Terra Santa e il Patriarcato Armeno Ortodosso, che la gestiscono, e che avevano auspicato che l’importante riconoscimento si riferisse più che alla Basilica, alla città stessa di Betlemme.
Quanto deciso oggi a San Pietroburgo è comunque secondo il Custode Terra Santa “una notizia importante.”

P. Pierbattista Pizzaballa, ofm Custode della Terra, ha dichiarato: “Va detto che questa nomina riguarda tutta la città vecchia di Betlemme e non solo la Basilica, quindi pone la Basilica in una posizione diversa rispetto a quanto era stato preventivato.
Il presidente Abu Mazen, il presidente dell’Autonomia Palestiense, ha chiarissimanente detto, anche per iscritto, in una lettera formale alle nostre Chiese (Patriarcato Greco Ortodosso, Custodia e Armeni) che garantisce la totale autonomia delle Chiese nella gestione dei luoghi santi e il rispetto dello status quo e il rispetto nella gestione ordinaria. Questa è un’assicurazione molto importante.

Come è noto, la decisione di san Pietroburgo giunge al termine di una lunga e dibattuta questione che spesso è sconfinata nel minato campo del conflitto politico e diplomatico. Il Custode di Terra Santa ribadisce la posizione delle Chiese: questo luogo santo non può e non deve essere oggetto di alcun tipo di uso estraneo al suo carattere.

Il nostro auspicio come Chiese, che è quello che è sempre stata la nostra posizione, è che i luoghi santi siano considerati innazitutto luoghi santi e di culto e che le questioni culturali, politiche, locali o internazionali, siano escluse nella gestione, nella vita, e nella dinamica dei luoghi santi. Essi devono restare luogo di pace e di serenità per tutti i pellegrini e non diventare luogo di difficile convivenza. Questo è il nostro auspicio per Betlemme e per tutti i luoghi santi.”, ha concluso il Custode di Terrasanta.

E di fatto patrimonio dell’umanità, nel suo significato più vero e più profondo questo luogo lo è sempre stato e lo sarebbe stato comunque, anche senza definizioni aggiuntive.
Perché la Basilica della Natività di Betlemme è soprattutto un luogo sacro, il luogo della nascita di Cristo e dell’inizio di una storia nuova per tutta l’umanità.
La Chiesa tutta di Terra Santa ne vuole preservare questa valenza spirituale e sovranazionale.
Una dimensione religiosa universale, da proteggere e far rispettare.


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