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Unfriended

Creato il 27 luglio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Unfriended_Teaser_Poster_Italia_midLa vendetta giunge dal web

Doveva essere l’horror rivoluzionario e sociologico dedicato al cyberbullismo dei giorni nostri e invece finisce per essere un classico slasher, che perde il bandolo della matassa nelle scene clou.

Nell’anniversario della morte di Laura (una studentessa che si è tolta la vita dopo che un suo video compromettente è stato divulgato in rete) i suoi sei amici si sentono su Skype. Durante la conversazione irrompe un misterioso account, che comincia a fare pressione ai ragazzi e ammette di essere Laura, tornata dalla morte per vendicarsi.

Un’unica inquadratura e una narrazione in tempo reale. Questi sono gli unici due elementi con cui viene contraddistinto Unfriended, un horror che voleva essere rivoluzionario, finendo per essere banale e privo di suspense. Il mistero che si cela dietro il desktop della “protagonista” Blaire non è così accattivante come vorrebbe far credere. Difatti il sadismo con cui il misterioso vendicatore di Laura perpetra i suoi obiettivi (spaventare e uccidere i partecipanti alla multi-sessione di Skype) è sterile e non provoca nessuna inquietudine. I tempi morti si sprecano e la suspense cala vistosamente mentre la narrazione prosegue lineare in preda a qualche isterismo giustificato.

Unfriended vuole esibire un trattato sociologico e mettere in guardia lo spettatore su quanto sia pericoloso il web. Infatti il film ostenta dei protagonisti social, dei personaggi che non si riescono a staccare dalla loro dimensione 2.0 perché profondamente legati alla stessa. Ritrovi nella propria camera da letto attraverso la webcam del computer, invettive attraverso Facebook e video caricati su Youtube sono gli elementi più caratteristici di una generazione che rimane consapevole vittima della propria immagine multimediale. Tuttavia questo punto di vista non trova terreno fertile in Unfriended, un horror che lancia qualche spunto, senza mai sfruttarlo fino in fondo.

Superficiale e diversamente terrificante, lo slasher diretto da Levan Gabriadze utilizza un budget bassissimo e tenta di ripetere i fortunati esempi di cinema in presa diretta, pellicole che hanno sfruttato, in modo altalenante, il quotidiano e situazioni verosimili. Unfriended pecca nel ritmo e nella costruzione del pericolo, che lascia parecchio indifferenti.

Uscita al cinema: 18 giugno 2015

Voto: *


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