Posted 27 giugno 2012 in Mitteleuropa, Slider, Ungheria with 0 Comments
di Kaspar Hauser
Né rom né ebreo, con tanto di certificato. E’ successo in Ungheria dove un politico (di cui non si conoscono il nome né il partito, ma su quest’ultimo è facile indovinare) ha fatto un test genetico per dimostrare la sua purezza etnica e provare di non avere sangue zingaro o giudeo. Tutto è avvenuto nel 2010, mentre il paese si accingeva ad andare alle elezioni che avrebbero visto la vittoria schiacciante della destra conservatrice Fidesz e un 17% per Jobbik, il partito nazista magiaro che si rifà al movimento delle croci frecciate. Il politico in questione si è sottoposto ad analisi cliniche per dimostrare di essere geneticamente “puro” con tanto di certificato rilasciato dal Nagy Gén, un laboratorio privato di analisi. Il certificato in questione è poi finito su un sito internet di estrema destra e da lì è rimabalzato nel web.
Quest’atto di crassa ignoranza ha però avuto il merito di scuotere le intorpidite coscienze magiare. Il Consiglio per la ricerca medica in Ungheria (Ett) è insorto e ha definito “professionalmente sbagliato, eticamente inaccettabile e illegale” il documento e ha avviato un’inchiesta. Istvàn Raskò, direttore dell’istituto di genetica dell’Accademia ungherese delle scienze, ha sottolineato l’incosistenza del documento: “È impossibile dedurre le origini etniche dalle variazioni genetiche presenti nel genoma”.
La preoccupazione nella comunità scientifica, non solo ungherese, è palpabile: anche la Società Europea di Genetica Umana si è associata alle condanne e ha sottolineato nuovamente l’assenza di basi scientifiche su quanto sostenuto dal parlamentare ungherese parlando di una grave violazione dei diritti umani. Lydia Gall, ricercatrice di Human Rights Watch per i Balcani e l’Europa orientale, ha espresso così la sua preoccupazione: “Nella situazione di grave tensione nazionalistica che vive l’Ungheria, dove la violenza razziale contro i rom è in crescita, è preoccupante che un deputato sia ricorso a un attestato di purezza razziale da presentare agli elettori”.
La vicenda ha fatto molto discutere ma il paese sembra aver reagito. Certo casi come questi sono per la stampa internazionale ghiotti bocconi ma non bisogna generalizzare, come nemmeno si deve liquidare il tutto come un evento isolato. Quella ungherese è una società in crisi, attraversata da tensioni etno-nazionaliste, che occorre monitorare con attenzione senza lasciarsi andare a facili slogan. Poiché è anche una società antica, dalla grande e profonda cultura, che ha in sé gli anticorpi adatti. Il male ungherese, piuttosto, va inquadrato nel più generale stato di crisi morale della vecchia Europa, genitrice di quanto di più sublime e di più atroce ci sia al mondo.
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Tags: antisemitismo, discriminazione rom, etnonazionalismo, Jobbik, kaspar hauser, neonazismo, purezza della razza, razza, Ungheria Categories: Mitteleuropa, Slider, Ungheria