ABBONATI AL BLOG “LA FUGA DEI TALENTI”! SOTTOSCRIVI L’OPZIONE CLICCANDO “FOLLOWING” IN FONDO A QUESTA PAGINA!
L’amico e collega Roberto Bonzio di Italianidifrontiera ha vergato una tagliente critica a un certo tipo di “italianità”, che abbiamo avuto modo di sperimentare -ne siamo tuttora increduli- una settimana fa in Abruzzo. Un mix di approssimazione, provincialismo e menefreghismo che rende l’Italia -mediante le sue stesse istituzioni- un Paese fuori dall’Europa. Questa è l’Italia che intendiamo denunciare.
Vi lascio alla lettura dell’articolo di Roberto Bonzio:
“Italiani di Frontiera è… spacciatore d’ottimismo. E la prospettiva che apre su futuro e presente di questo Paese è ben più rosea dello sconfortante spettacolo quotidiano che ne emerge sui media, grazie ai tanti connazionali di qualità incrociati. Fiumi carsici di talento e idee che aspettano solo di venire in superficie. E magari, spero, presto travolgere e spazzar via una quantità di pessime abitudini che ci tiriamo dietro e ci penalizzano, in campo globale.
L’ottimismo ha per un attimo vacillato, partecipando ad un importante evento internazionale, la settimana scorsa a Pescara. Vergognandosi in più di un’occasione, per l’immagine dell’Italia offerta agli ospiti stranieri, a causa di alcune di quelle cattive abitudini. Fra piccoli fastidiosi gesti di negligenza, ignoranza e provincialismo. “Unhappy to be Italian…”.