UNHATE, la campagna shock di Benetton

Creato il 20 novembre 2011 da Romeinfashion
Non si ferma il clamore per l'ultima campagna pubblicitaria di Benetton presentata mercoledì a Parigi che immortala una serie di baci tra leaders politici e religiosi mondiali.Nonostante il marchio abbia dato disposizione di ritirare le immagini, la diffusione in internet e le conseguenze legali sono ormai inarrestabili.Forti reazioni e pesanti critiche sono arrivate trasversalmente dalla Casa bianca al Vaticano, il quale, in particolare, si è dichiarato offeso dalla pubblicità "dannosa non solo per la dignità del Papa e della Chiesa Cattolica, ma anche nei confronti dei sentimenti dei credenti" ed ha annunciato il ricorso alle vie legali.Benchè fossero altre altre le intenzioni di partenza di questa campagna, il colpo, nel bene o nel male, è andato a segno.Di certo non passerà inosservato il progetto che la campagna si propone di promuovere, quello della fondazione UNHATE, ben descritto dalle parole di Alessandro Benetton:

"Mentre l'amore globale è ancora un'utopia, anche se giusta, l'invito 'a non odiare,' per combattere la "cultura dell'odio", è un obiettivo ambizioso ma realistico. In questo momento storico, così pieno di grandi sconvolgimenti e di altrettanto grandi speranze, abbiamo deciso, attraverso questa campagna, di dare visibilità diffusa ad una nozione ideale di tolleranza e di invitare i cittadini di ogni paese a riflettere su come l'odio nasca soprattutto dal la paura dell' "altro" e di ciò che è sconosciuto a noi". Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il leader cinese Hu Jintao


 Il Cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy
Il Papa Benedetto XVI e l' Imam Ahmed Mohamed el-TayebIl leader nordcoreano Kim Jong-il e Lee Myung-bak, presidente della Corea del Sud
Il leader palestinese Mahmoud Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin NetanyahuD.S.

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