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UNICREDIT.. FUGA dall'aumento di capitale!?!?

Da Roxioni
UNICREDIT.. FUGA dall'aumento di capitale!?!?Per Unicredit s'avvicina la data dell'aumento di capitale e tra  i principali azionisti cominciano i mal di pancia.
UNICREDIT.. FUGA dall'aumento di capitale!?!?E' notizia di questa sera che l'azionista d'oltre oceano il FONDO AMERICANO BLACK ROCK, ha ridotto consistentemente la sua quota di partecipazione dal precedente 4,2% all'attuale 1,7%. Cos'è una fuga dall'aumento di capitale??? D'altronde dopo l'ultima trimestrale molti sentiment sono cambiati a P/zza Cordusio. Soci che prima sostenevano l'attuale governance, ora sembrano ricredersi. Questa défaillance potrebbe innescare una reazione a catena che porterebbe l'annunciato AdC ad un fallimento in piena regola. CARIVERONA altro socio con l'allergia dichiarata verso il consiglio di
amm/ne del colosso italiano, forte del suo 4,2% di partecipazione Unicredit (guarda caso come l'azionista americano) ha dichiarato di voler sostenere il prossimo aumento di capitale solo per una quota del 3,51%.
***L’impegno dell’ente guidato da Paolo Biasi si attesta così a 260 milioni di euro, contro i 315 milioni che sarebbero stati necessari per sottoscrivere l’aumento da 7,5 miliardi per l’intera quota detenuta in Piazza Cordusio.
LA QUOTA SARÀ FINANZIATA CON MEZZI PROPRI, senza vendita di diritti e senza ricorso all’indebitamento, si legge in una nota, secondo la quale tale decisione, conferma l’impegno della Fondazione a sostenere, tramite Unicredit, le economie dei territori dove essa opera, così duramente colpite dalla crisi finanziaria ed economica in atto da tempo.***fonte
Già agli inizi di dicembre 2011 sui quotidiani si leggevano news del tipo: ***Agli osservatori più attenti non sfugge che, arrivati a questo punto, la partita che si gioca ha un sapore antico: è quella della “italianità” delle banche. Infatti, se i requisiti di capitale e patrimonio non dovessero essere diversamente rispettabili, non è difficile pensare che per i nostri istituti di credito sarebbe inevitabile finire tra braccia straniere. Unicredit è già bilingue da quando ha incorporato Hvb: e proprio in Germania potrebbero stare i suoi conquistatori. Alla chiusura di Borsa di oggi - dopo un tonfo del 7,2% - vale meno di 16 miliardi. Gli 8 miliardi che l’Eba chiede di mettere nelle casse di Unicredit vale dunque oltre il 30% del capitale totale futuro. Valutando che azionisti importanti parlano tedesco - come Allianz -, non è difficile immaginare che proprio da Berlino e da Monaco possa arrivare la “salvezza” che comporterebbe, naturalmente, la perdità del controllo oggi frazionato nella selva di Fondazioni che da Verona a Torino decidono i destini di Unicredit.***fonte

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