Convocato il Consiglio dell’Unione delle Terre Sicane il 30 marzo 2015 alle ore 17.30 presso il Teatro S. Alessandro di Santa Margherita di Belice.
Al sit-in di mercoledì scorso a sostegno dell’acqua pubblica, avvenuto davanti la sede dell’Ars, erano presenti anche molti amministratori e consiglieri comunali dei cinque Comuni aderenti all’Unione “Terre Sicane”.
I rappresentanti delle istituzioni sicane, a cui si sono aggiunti gli oltre cinquanta sindaci, vari amministratori e consiglieri comunali provenienti da tutta la Sicilia, sono scesi in Piazza Parlamento per chiedere al governo regionale di approvare una legge, che oltre all’abbassamento dei prezzi dell’acqua, lasci liberi i comuni che vogliono il servizio in house dando poi la possibilità agli altri o di consorziarsi in economia o di optare magari per la società privata.
Un ddl sul servizio idrico su cui incombe il decreto del governo Renzi che nello Sblocca Italia prevede un gestore unico per ogni provincia. Dopo oltre un anno di stop, in commissione Ambiente è stato approvato l’articolo 1 nel quale si riafferma il principio del ritorno alla gestione pubblica degli impianti idrici. Un primo passo in avanti di un percorso ancora lungo, turtuoso e dal finale non certo.
Per tale ragione il Presidente del Consiglio dell’Unione Terre Sicane, Maria Teresa Monteleone, ha deciso di convocare il Consiglio dell’Unione per il giorno 30 marzo 2015 per discutere, ancora una volta, della “Ripubblicizzazione delle Acque Pubbliche in Sicilia e mantenimento della Gestione Diretta del Servizio Idrico Integrato”.
Sono stati invitati i Deputati Nazionali, Deputati Regionali, l’Assessore Reg.le dell’Energia e della Pubblica Utilità dott.ssa Vania Contrafatto, l’Onorevole Trizzino Presidente della IV Commissione e il Presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando.
Hanno già comunicato adesione: l’Onorevole Angelo Capodicasa, l’Onorevole Maria Iacono e l’Onorevole Giovanni Panepinto.