L'incomprensione abbonda anche sul tema della solidarietà.La Merkel si preoccupa soprattutto che i soldi dei contribuenti tedeschi non vengano usati per sussidiare chi non fa i «compiti a casa» e vuole evitare che l'Europa diventi una Transfer Union fra formiche nordiche e cicale mediterranee. Hollande non contesta questa posizione, ma in linea con tutti i suoi predecessori chiede un'Europa più sociale: se non una Social Union , almeno un sistema di regole che impediscano alla concorrenza di aggredire il welfare laddove non sia necessario. Il binomio sovranità-solidarietàpuò essere ricomposto a livello europeo solo districando la matassa di problemi oggettivi e preoccupazioni soggettive. Una più strettaPolicy Unionè già in agenda. Si tratta «solo» di dare appropriate garanzie alla Germania, con un mix di decisioni centralizzate (la «fusione») e di condizionalità leggera. I Paesi che beneficiano di aiuti (domani anche da parte di una Bce simile alla Fed) devono rispettare i criteri concordati a Bruxelles. Questa è la solaTransfer Union che può funzionare, e su questo concordano non solo Hollande ma anche Rajoy e Monti. L'Unione politica e l'Europa socialesono questioni più delicate e di lungo periodo, la progettazione deve però iniziare subito. Non solo per tranquillizzare la Francia, ma soprattutto per trasformare Bruxelles in un vero centro di governo legittimo ed effettivo. Qualche segnale si può anche dare subito. La Fondazione Ebert (uno dei maggiori pensatoi tedeschi) ha recentemente proposto di aggiungere al Fiscal Compact un Protocollo sulla crescita, l'occupazione e la coesione sociale, con la creazione di un Comitato Economico e Finanziario sovranazionale, formato da rappresentanti dei parlamenti nazionali, con potere di co-decisione. L'Europa non diverrà mai un super-Statochiuso e standardizzato al proprio interno. Ma non può neppure restare un sistema economicamente integrato, socialmente segmentato e politicamente acefalo. Mantenere lo status quo non è oggi un'opzione praticabile. Per chi ha un minimo di ragionevolezza e senso di responsabilità, l'unica scelta è andare avanti, costruendo e incastrando fra loro le varie possibili «unioni» e recuperando al più presto il sostegno di opinioni pubbliche sempre più disorientate.
Unione politica dell’Europa sempre più urgente
Creato il 13 luglio 2012 da Leone_antonino @AntoniLeoneL'incomprensione abbonda anche sul tema della solidarietà.La Merkel si preoccupa soprattutto che i soldi dei contribuenti tedeschi non vengano usati per sussidiare chi non fa i «compiti a casa» e vuole evitare che l'Europa diventi una Transfer Union fra formiche nordiche e cicale mediterranee. Hollande non contesta questa posizione, ma in linea con tutti i suoi predecessori chiede un'Europa più sociale: se non una Social Union , almeno un sistema di regole che impediscano alla concorrenza di aggredire il welfare laddove non sia necessario. Il binomio sovranità-solidarietàpuò essere ricomposto a livello europeo solo districando la matassa di problemi oggettivi e preoccupazioni soggettive. Una più strettaPolicy Unionè già in agenda. Si tratta «solo» di dare appropriate garanzie alla Germania, con un mix di decisioni centralizzate (la «fusione») e di condizionalità leggera. I Paesi che beneficiano di aiuti (domani anche da parte di una Bce simile alla Fed) devono rispettare i criteri concordati a Bruxelles. Questa è la solaTransfer Union che può funzionare, e su questo concordano non solo Hollande ma anche Rajoy e Monti. L'Unione politica e l'Europa socialesono questioni più delicate e di lungo periodo, la progettazione deve però iniziare subito. Non solo per tranquillizzare la Francia, ma soprattutto per trasformare Bruxelles in un vero centro di governo legittimo ed effettivo. Qualche segnale si può anche dare subito. La Fondazione Ebert (uno dei maggiori pensatoi tedeschi) ha recentemente proposto di aggiungere al Fiscal Compact un Protocollo sulla crescita, l'occupazione e la coesione sociale, con la creazione di un Comitato Economico e Finanziario sovranazionale, formato da rappresentanti dei parlamenti nazionali, con potere di co-decisione. L'Europa non diverrà mai un super-Statochiuso e standardizzato al proprio interno. Ma non può neppure restare un sistema economicamente integrato, socialmente segmentato e politicamente acefalo. Mantenere lo status quo non è oggi un'opzione praticabile. Per chi ha un minimo di ragionevolezza e senso di responsabilità, l'unica scelta è andare avanti, costruendo e incastrando fra loro le varie possibili «unioni» e recuperando al più presto il sostegno di opinioni pubbliche sempre più disorientate.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Svolte
Fatichi, ti arrabatti, sudi e bestemmi per dei mesi, per degli anni. Poi, nello spazio di un weekend, succedono cambiamenti epocali e i processi vengono a... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Fra
CULTURA, ITALIANI NEL MONDO, SOCIETÀ -
Referendum Grecia: cosa succede se vince il sì, cosa succede se vince il no
Il Messaggero analizza cosa potrebbe accadere dopo il referendumAl di là delle rassicurazioni, il timore è l’effetto contagio per la crisi in Grecia. Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La chiusura delle banche in Grecia
Le banche greche resteranno chiuse sino al 5 luglio e le borse europee e asiatiche sono crollate, per la paura di un eventuale default della GreciaUn ciclista d... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Grecia, lunedì nero con banche e Borsa chiuse, polizia in stato di allerta....
Oggi la Borsa di Atene è chiusa, così come le banche, che riapriranno solo lunedì prossimo, 6 luglio, il giorno dopo il referendum sulla proposta dei... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Il referendum greco buca la bolla onirica
Il mondo reale possiede una sua logica testarda, ma i modi e la scansione degli eventi attraverso cui si manifesta sono del tutto imprevedibili, a volte... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ -
“Hic Rhodus, hic salta” – Grecia, Tsipras e la democrazia col culo del popolo
Il titolo dell’Huffington Post del 28/06/2015 “Hic Rhodus, hic salta” [“Qui [è] Rodi, salta qui”. Il senso traslato è “Dimostraci qua e ora le tue affermazioni”. Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Carusopascoski
OPINIONI, SOCIETÀ