Effettivamente la partita Unione delle Terre Verdiane è sempre stata giocata in modo infantile nel dibattito politico senza alcun riguardo al potenziale che l'idea iniziale poteva suggerire, ci siamo persi un'occasione e l'Unione ha sofferto del basso livello politico raggiunto qui ed altrove.
Perché non deve chiudere l’Unione delle Terre Verdiane
27 ottobre 2015 di Giovanna Galli In questi giorni si è tornati a parlare delle Terre Verdiane anche se non ci è ancora dato di sapere quale sarà il destino di questa associazione. Il sindaco Massari che ne è il Presidente, un giorno dice che l’Unione è un’associazione fantastica e dopo sole 24 ore dichiara che è una specie di disastro da abbandonare il più presto possibile. Tutti i comuni hanno deciso di uscirne ma adesso sembrano essersi pentiti. La data prevista per la sua chiusura è il 1° gennaio 2017 ma da qui a là le cose possono cambiare mille volte. Il segretario del Pd fidentino Marco Gallicani, neo eletto Presidente del Consiglio delle UTV ha pronunciato parole incoraggianti che fanno ben sperare sulle sorti di questa Associazione. “Assumo l’impegno con senso di responsabilità e non mi sottraggo al dovere a cui sono stato chiamato mettendomi a disposizione con spirito di servizio e totale disponibilità”. Poi utilizza un’espressione che a noi di Primavera Fidentina piace molto laddove dichiara che “occorre la partecipazione di tutti per aiutare l’ente“. Bravo! Ben detto! Ma questo deve farlo capire al suo sindaco che su questo fronte è piuttosto latitante. A metà luglio di quest’anno, dopo avergli scritto due lettere in cui chiedevamo informazioni sull’Unione Terre Verdiane, abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti al responsabile della trasparenza di quest’associazione ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non abbiamo chiesto cose stratosferiche, volevamo semplicemente sapere le quote di conferimento di ciascun comune socio. A distanza di tre mesi non abbiamo ottenuto nessuna risposta e siamo intenzionati a rivolgerci all’autorità competente. Pur essendo fortemente critici nei confronti dell’amministrazione Massari non condividiamo, però, la posizione della capogruppo di Forza Italia Francesca Gambarini che da anni continua a chiedere la chiusura dell’UTV, associazione che lei non esita a definire “baraccone”. A parte l’indelicatezza di usare un termine dispregiativo come questo (non ci si deve dimenticare che lì ci lavorano tante persone) non ci sembra giusto che per l’incuria e l’incapacità di pochi debbano essere in tanti a pagare. L’Unione Terre Verdiane fornendo una pluralità di servizi ai comuni associati riesce a praticare prezzi molto più competitivi. La maggior parte dei cittadini identifica l’UTV con gli agenti di Polizia che si occupano di dare le multe. A parte la limitatezza di una tale visione (gli agenti fanno molte più cose che fare multe) sono molti i servizi svolti a livello di Unione. Occorre ricordare:- il Polo Catastale che permette di avere le planimetrie e le visure catastali a Fidenza invece di andare a Parma;
- la “Gestione calore” che si occupa di provvedere al riscaldamento e alla climatizzazione di immobili pubblici come scuole, teatri,, sale civiche, asili e centri ricreativi;
- la “Pubblica Illuminazione” che con personale tecnico specializzato si occupa dell’illuminazione delle strade cittadine;
- la “Protezione civile” che si occupa di coordinare varie associazioni di volontari. Formato da personale specializzato e qualificato monitora le condizioni climatiche e registra le allerta meteo e le trasmette ai Comuni ed attiva i volontari;
- l’ufficio “Prevenzione rischio sismico” nel quale lavora un ingegnere strutturista che controlla, vaglia ed eventualmente respinge le pratiche edilizie che vengono presentate ai Comuni dell’Unione al fine di garantire una maggiore sicurezza in caso di eventi sismici.