Anche il Comune di Ischia, dopo Forio, ha votato per l’istituzione del Registro delle Unioni Civili. La motivazione che accompagna la delibera coglie concretamente l’urgenza di istituire strumenti democratici in grado di tutelare i legami d’affetto e di reciproca e duratura solidarietà che in maniera sempre crescente si stanno sviluppando sull’intero territorio nazionale.
Il Registro delle Unioni Civili, nel comune di Ischia, è un segnale, come ricorda il consigliere Luigi di Vaia che ha presentato nei mesi scorsi la proposta di registro, chiaro e preciso di contrasto a qualsiasi forma di discriminazione. Un vero e proprio simbolo di civiltà e dignità in un comune che è stato più volte interessato da gravi fenomeni di omofobia.
“Come dimenticare, - commenta Claudio Finelli (Responsabile cultura e scuole per Arcigay Napoli) - la scritta ‘Non votate il frocio’ che fu tracciata nel 2012 con la pittura rossa all’entrata del Liceo classico Scotti/Einstein di Ischia e diretta ad uno studente giovanissimo che si candidava come rappresentante d’Istituto? Come dimenticare che nello stesso istituto, cioè in una scuola che dovrebbe essere un laboratorio di emancipazione culturale e inclusione sociale, qualche anno prima si era impiccato un ragazzo di soli 14 anni, ripetutamente bullizzato, per il solo fatto di essere troppo bravo? E, infine, come dimenticare che, in questo stesso comune e in questa medesima scuola, vivevano due ragazze che qualche anno fa si tolsero la vita, gettandosi dall’alto di un dirupo, ai Frassitelli, sul Monte Epomeo?”
Insomma, non solo l’ennesimo segnale giuridico che i territori inviano al Parlamento, ma anche un segno reale di un territorio che cerca di prevenire altri fenomeni di emarginazione, educando da un lato al contrasto dello stigma, e supportando dall’altro chi si trova in una condizione di involontaria e ingiusta inferiorità giuridica e sociale.