Siamo alla porte dell'elezione che in molti considerano la più combattuta degli ultimi anni, quella che porta con se il miraggio del ballottaggio. Elezione che vede contrapposti i Rollandeniani (chi prima e chi dopo) e gli anti-Rollandeniani capeggiati dall'Union Valdoteine B (i progressisti).
Quindi, sintetizzando, per chi non fosse a conoscenza delle dinamiche politiche valdostani, ci troviamo di fronte ad uno scontro tra due correnti del medesimo partito accompagnate da raffazzonati compagni di ventura.
Rimango ancora sconcertato dal fatto che molti anti-unionisti abbiano improvvisamente preso coscienza del loro cuore rosso nero abbracciando la causa dei Progressisti, neanche fossero le reincarnazioni di Pertini, Berlinguer e Moro. Non mi capacito di questa amnesia politica che ha cancellato i volti dei progressisti dagli autori della mala gestio e della politica clientelare caratterizzante gli ultimi ventanni. Sono sconcertato dall'ottusità dell'elettorato che non realizza le similitudini e le uguaglianza tra l'Imperatore ed i vari Vierin, Caveri, ecc…
E, in questo colossale papocchio politico è naufragata anche l'Alpe, partito prossimo all'estinzione politica per il quale non ho mai nascosto una simpatia, che per vincere è stata disposta ad abbassare il capo ed allearsi con i c.d. arcinemici, neanche fossimo all'interno della saga di Hokuto. Ebbene si, a mio modestissimo parere, l'Alpe ha accantonato alcuni concetti ferrei della sua politica per abbracciare coloro che rappresentano quello che in tanti comizi è stato indicato come il male assoluto. E' vero, quest'unione è fatta per sconfiggere un male superiore, come è vero che la politica è fatta di compromessi e che per cambiare le cose si deve governare, ma è altrettanto vero che non si può rinnegare un percorso ed un ideale, ma soprattutto non si può sputare in faccia ad un elettorato che aveva visto nell'Alpe una vera alternativa.
Ma si sa, la parabola del figliol prodigo è sempre di moda quando si parla di potere e gli ex unionisti che hanno contribuito a fondare l'Alpe non hanno resistito al richiamo di Mamma Regione.
Quindi ci aspetta un fine settimana di lotta fratricida, di resa dei conti e di unionismo allo stato brado, con il grosso rischio di detronizzare un Imperatore per innalzare un Principino.