Ieri sera è andato in scena il primo turno di FA Cup, il più antico torneo calcistico. Nelle prime battute della Coppa non sono impegnate le squadre della Premier League, ma già vi sono spunti di notevoli interesse nella partita fra United of Manchester e Chesterfield. Non è un errore di scrittura nel quale ho invertito i termini, ieri sera a Brodhust Park, di fronte poco più di 4.000 tifosi, la squadra degli ex soci del Manchester United, che partecipa alla National League North, ovvero la sesta divisione inglese, è stata sconfitta per 1-4 dal club di League One.
Lo United of Manchester nasce nel 2005, quando l'americano Malcom Glazer divenne il proprietario del Manchester United. Il fatto che una delle società inglesi più importanti e ricca di tradizioni sia finita in mano a uno yankee non è andata giù a molti tifosi. L'Old Trafford da questo punto di vista è stato scenario di innumerevoli proteste nei confronti della famiglia Glazer, si sono viste sugli spalti sciarpe e bandiere giallo-verdi, ovvero i primi colori sociali del Manchester United nei primi anni del '900. I dissidi nascono dai debiti contratti dalla nuova proprietà che si attestano per una cifra superiore ai 500 milioni di sterline. Ma c'è chi è andato ben oltre, alcuni soci hanno deciso di fondare il proprio club per salvaguardare la tradizione calcistica di Manchester, ed è così che nella stagione 2005/2006, il nuovo team nasce e partecipa al primo campionato nella North West Countriest Football League.
Dal giugno del 2005, sono stati oltre 4000 i soci che hanno contribuito alla crescita dello United of Manchester, che ora conta di un budget di 100mila sterline. Per allestire la squadra sono stati indetti dei provini ai quali hanno preso parte ben 900 giocatori, solo 17 di questi sono stati selezionati per rappresentare il club dei dissidenti. La maglia è rossa, come quella dello United, ma non presenta sponsor, il logo è uno scudo rosso che raffigura elementi della Coat of Arms of Manchester City Council. La barca rappresenta l'industria di Manchster e le tre linee i fiumi che attraversano la città.
Il club è una organizzazione no profit, nella quale ogni membro ha uguale diritto di voto in tutte le decisioni: dalle elezioni dei dirigenti al design della maglia, passando per la scelta delle tariffe degli abbonamenti, dello staff e dei giocatori. Tutti volontari, a parte il gm Walsh e Linsday Howard, segretario del club.
La storia dello United of Manchester è stata ricca di successi, a partire dalla prima amichevole disputata contro la seconda squadra del Benfica (non scelta a caso, in quanto lo United vinse a discapito dei portoghesi di Eusebio la prima finale di Coppa Campioni della sua storia), sono arrivate tre promozioni, di cui l'ultima nella scorsa stagione con la vittoria nella Northen Premier League Premier Division, e ben quattro coppe.
Nonostante le critiche da parte dei tifosi del Manchester United, il progetto di un calcio autosostenibile va avanti. Le intenzioni future sono ambiziose: quelli di ampliare lo stadio fino a 10.000 posti e avanzare di categoria sino a giungere alle leghe professionistiche. Ci vorranno molte stagioni per realizzare tutto quanto, ma ogni passo in avanti è una vittoria, anche il 4-1 subito ieri sera contro il Chesterfield, perché nonostante tutto si è assaporato il clima della FA Cup e del grande calcio. Poi chissà, nelle prossime stagioni ci sarà anche l'occasione di assistere a un incontro in coppa fra le due squadre di Manchester.
United of Manchester, la squadra dei tifosi che hanno detto no a Malcom Glazer ultima modifica: da