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La sconfitta di Fermo ha lasciato i suoi strascichi. Il risultato negativo ottenuto dalla squadra biancoverde ha fatto infuriare il Presidente Paris, che subito dopo la fine del match ha ordinato a tutti i tesserati l’immediato silenzio stampa. Nessuno, dunque, ha potuto commentare la partita ai microfoni dei colleghi marchigiani delle varie tv, delle radio e della carta stampata presenti allo stadio Recchioni di Fermo. Tutti volevano sapere se l’allenatore Lucarelli sarebbe rimasto o meno sulla panchina avezzanese, non sapendo (ma neanche informandosi prima, aggiungiamo noi) che il Presidente, qualche ora prima della partita, aveva rinnovato la fiducia al mister, dichiarando che si sarebbe continuato con lui in panchina fino al termine della stagione.
Per tornare alla gara disputata contro la squadra di Jaconi, diciamo che dispiace per come sono andate le cose nella loro complessità. Una sconfitta è sempre dura da digerire, lo sappiamo, ma domenica la sfortuna ci ha messo anche il suo. Ci riferiamo, ovviamente, al primo gol segnato dalla Fermana che ha completamente cambiato la storia della partita. Eravamo al 20’ e fino a quel momento l’Avezzano aveva controllato bene la gara, facendosi anche vedere dalle parti di Olczak più di quanto avevano fatto i padroni di casa verso la porta di Ciciotti. Il calcio però non è una scienza esatta e si sa che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Ecco allora che arriva il raddoppio nella ripresa e tu non hai più il tempo di recuperare.
Adesso la classifica è quella che conosciamo tutti: siamo a quota 28 punti insieme alla Folgore Veregra. Un solo punto dalla zona pericolosa, ma salvi se il campionato finisse adesso. Mancano, però, ancora undici giornate alla fine del torneo e bisogna conquistare quei punti necessari per ottenere una tranquilla salvezza. Ne basteranno 12 per arrivare ai famosi 40 punti o bisognerà conquistarne qualcuno in più? Non lo sappiamo con certezza matematica, quello che è sicuro è che il campionato è sempre molto equilibrato ed è bene mettersi al riparo al più presto e con tutte le forze necessarie. Diciamo poi che nella parte finale del campionato, come ogni anno, ci sarà un vero e proprio stravolgimento delle forze in campo. Chi vincerà il campionato avrà la voglia di giocarsi tutte le partite fino alla morte? Non ne siamo tanto sicuri. E quelli che avranno la possibilità di giocarsi un posto nei play off o di evitare i play out pensate che non giocheranno con il coltello tra i denti? Troppe domande alle quali non si può rispondere tanto facilmente.
Oggi intanto la truppa biancoverde ha ripreso gli allenamenti ed il Presidente Paris ha voluto incontrare i suoi ragazzi per esternare il proprio pensiero sul momento che stanno vivendo. Il numero uno biancoverde ha tenuto a ricordare che portare la maglia dell’Avezzano deve essere un vanto ed un onore e che tutti, in questo momento, devono essere compatti per difendere la serie D, conquistata con tanti sacrifici. Parole ascoltate con attenzione dai giocatori e da tutto lo staff tecnico, che siamo sicuri sapranno rifarsi già da domenica prossima nella gara casalinga con il Monticelli.
Nella giornata appena conclusa ci sono state 4 vittorie (tutte in casa) e 5 pareggi, di cui solo uno per 0-0 (quello del derby molisano tra Isernia ed Olympia Agnonese). Finalmente la capolista Sambenedettese perde qualche punto e permette al Matelica di rifarsi sotto. Adesso ci sono appena 7 punti di distacco tra le due squadre e nelle prossime due partite i rossoblù affronteranno il Fano in casa domenica prossima ed il Matelica fuori casa a fine febbraio. Saranno partite decisive. Pochi i gol segnati nella 6^ di ritorno, appena 14 che rappresentano il minimo storico di questo campionato. Si era segnato così poco anche nella 2^ di andata e nella 1^ di ritorno. (Pino Razzano)