L’Ateneo di Palermo si prepara a varare nuovi bandi di concorso dopo la decisione del ministero dell’Università di fare slittare a settembre i test per l’accesso ad alcune lauree magistrali e di rinviare conseguentemente la scadenza delle iscrizioni alle prove.
La scadenza per le pre-iscrizioni on line al portale Universitaly si chiudeva venerdì alle 15 ed era necessaria per perfezionare l’iscrizione sul portale dell’Ateneo di Palermo entro l’orario di chiusura degli sportelli bancari del 14 giugno, con il pagamento del contributo per sostenere il test (50 euro come l’anno scorso).
“L’Università di Palermo – spiega il pro rettore vicario Vito Ferro – dopo l’emanazione del decreto ministeriale prevista per il 12 giugno, predisporrà le modifiche necessarie ai bandi di accesso riportando la nuova data della prova e fissando un nuovo termine per il perfezionamento dell’iscrizione sul portale d’Ateneo con il pagamento del contributo. Saranno pertanto riaperte le iscrizioni alle prove di accesso. Sono ovviamente valide tutte le iscrizioni già fatte nelle scadenze previste dal vecchio decreto”. Secondo quanto annunciato dal ministero, il nuovo termine per le pre-iscrizioni al portale Universitaly sarà il 18 luglio. E conseguentemente la scadenza per perfezionare l’iscrizione sul portale Unipa con il pagamento del contributo slitterà al 25 luglio.
Il nuovo decreto fisserà il 3 settembre per la prova di accesso per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura e in Ingegneria edile/Architettura, il 9 settembre per i corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Non viene mutata la data del 4 settembre per i corsi di laurea delle professioni sanitarie che, pur avendo una programmazione nazionale dei posti, prevedono prove concorsuali gestiti dalle singole università. “Il nuovo decreto ministeriale – aggiunge Ferro – prevede anche una revisione dei tanto criticati criteri di valorizzazione del percorso scolastico”.
Il trend di iscrizioni all’Università di Palermo, alla data di ieri, nonostante le nuove modalità ministeriali, sembrava andare nella direzione di una conferma dei numeri degli anni scorsi. “Il numero di candidati – dice Vito Ferro – già adesso copre sostanzialmente i posti messi a concorso. Si registra una flessione rispetto all’anno scorso per Medicina e Odontoiatria, dove il concorso è unico: l’anno scorso si è raggiunta quota 3.200 ma è stato un anno eccezionale, la media di solito si attesta sui 2.400 e i 2.600. Ieri, a una settimana dalla scadenza del pagamento del contributo ai test, i candidati erano 2.029”.