Chissà perchè non viene mai citato tra i grandissimi del fotogiornalismo mondiale quando si menzionano i nomi dei maestri. Eppure il sommo Cartier Bresson lo indicò tra i colleghi che più stimava. Josef Koudelka è uno dei nomi con cui bisogna fare i conti, prima o poi, se si vuole parlare di fotogiornalismo con cognizione di causa.
C'è una grande tradizione di maestri della fotografia mondiale generata dalla regione compresa tra i Carpazi e il Danubio. Tra i vari come non menzionare gli ungheresi Robert Capa, Laslo Moholy-Nagy, Brassaï, Munkàcsi, Andre Kertèsz e tra i ciechi Josef Sudek, Jan Saudek, Miro Svolik e, appunto, Josef Koudelka. Dove pone l'occhio mette l'emozione: questo è il maestro cieco.
Le sue immagini sono lasciti dell'esilio, erudite composizioni estetiche e poesia della realtà. Il suo lavoro ci regala la sua visione dell'antica luce dell' Europa Centrale. Patrimonio errante, Koudelka, il suo talento vive e compone la santissima trinità autoriale ceca, le tre K: Koudelka, Kafka, Kundera.
Inizialmente diede sfogo al suo interesse per la fotografia servendosi di un apparecchio 6 x 6 in bakelite che utilizzava per fotografare la famiglia e i dintorni dell'abitazione.
Nel 1961 conseguì un titolo accademico presso l'Università tecnica di Praga , e in quello stesso anno tenne la sua prima mostra.
L'entrata dell'armata sovietica.
Le sue testimonianze fotografiche ci raccontano degli zingari in Romania, ma è la Primavera di Praga, l'invasione sovietica, il suo racconto che rimarrà importantissimo a livello documentale: I negativi di Koudelka lasciarono Praga seguendo canali clandestini, nelle mani dell'agenzia Magnum Photos, e furono pubblicate sul magazine "The Sunday Times", contrassegnate unicamente dalle iniziali P.P., acronimo per Prague Photographer, nel timore di rappresaglie contro di lui e la sua famiglia.
Probabilmente la sua foto manifesto.
Rigore spaziale, ombre disposte con precisione geometrica contraddistinguono le opere di Koudelka.
Nel suo lavoro c'è spazio anche per il surreale.
L'invito è di scoprirlo e studiarlo perchi non avesse mai approfondito abbastanza l'opera di questo seminale fotografo.
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