Buongiorno a tutti, affrontiamo in questo post uno dei principali lavori svolti da uno Sport Coach nel momento che si appresta a lavorare con un atleta per un programma specifico di Mental Training.
Come possiamo stabilire obiettivi che siano motivanti?
Lasciamo la scelta al caso, al volere comune, al sentito dire o piuttosto li determiniamo sulla base di fattori realmente importanti per noi?
Vi voglio parlare di un metodo appreso nel percorso di formazione come Sport Coachpresso il Master in Coaching di Ekis.
Il metodo non a caso si chiama O.S.A. proprio per richiamare il concetto che occorre osare nella determinazione di obiettivi, occorre essere esigenti con se stessi per ottenere risultati.
O.S.A. è anche un acrostico, ossia una parola composta dalle iniziali di altre parole. In questo caso osa sta per: Obiettivo, Scopo e Azione.
E’ un metodo semplice ma al tempo stesso molto pratico ed efficace per tradurre i propri desideri in risultati concreti ed oggi vedremo proprio il primo punto la definizione dell’obiettivo.
O.S.A. significa:
- cosa vuoi
- perchè lo vuoi
- come fare ad ottenerlo.
Nel post precedente abbiamo visto che l’obiettivo rappresenta ciò che vogliamo, il risultato che vogliamo perseguire. Rappresenta la rotta guida, la stella polare che ci aiuterà ad orientarci anche nei momenti bui, delle difficoltà e delle incertezze.
E’ già difficile arrivare ad ottenere ciò che si vuole quando si conosce la meta, figuriamoci quando non la si conosce.
Se vogliamo che la mente sia di supporto e diventi un acceleratore di risultati piuttosto che un freno dobbiamo abituarci a lavorare per obiettivi. Conoscere ciò che vogliamo è indispensabile eppure, molto spesso è più facile concentrarsi su ciò che non vogliamo. Non vogliamo sbagliare la battuta, il passaggio, un colpo, deconcentrarci, farci male, soffrire.
Sappiamo con precisione ciò che non vogliamo ma non ciò che vogliamo.
Affinché l’obiettivo sia realmente motivante deve rispettare alcune condizioni:
- Deve essere FATTIBILE e MOTIVANTE.
E’ inutile porsi obiettivi che oggettivamente non sono realizzabili perché inconsciamente mi rendo conto di non poterli raggiungere. Allo stesso tempo però dovrà rappresentare una meta ambiziosa per essere motivante e rappresentare un reale benessere raggiunto. - Deve essere espresso con TERMINI POSITIVI.
Scrivere voglio smettere di sbagliare la battuta o voglio smettere di avere paura non va bene; è ciò che non vuoi. Scrivi ciò che vuoi e non ciò che non vuoi. - Deve essere CONCRETO E MISURABILE.
Per la mente un obiettivo come: “voglio saltare di più” non significa nulla. Non è specifico, la mente non riesce a creare una immagine concreta. Scrivi “voglio saltare 4 cm in più.” - Deve avere UNA SCADENZA.
Definisci precisamente entro quando vorrai raggiungerli.
Per tutti punti precedenti occorre anche avere una certa esperienza dell’argomento oggetto dell’obiettivo, altrimenti si rischia di utilizzare parametri fuori dalla realtà. Nel caso si tratti di una nuova esperienza, sarà molto utile farsi consigliare da persone più esperte (allenatore, preparatore atletico, medico ecc..).
- Esiste un ultimo punto veramente importante per far si che un obiettivo sia formulato correttamente, DEVE DIPENDERE DA TE.
Prendiamo un impegno nei confronti di un qualcosa che dipenda direttamente dal tuo impegno e non da quello degli altri, per evitare di legare il mancato raggiungimento della meta ad altre persone delle quali ovviamente non hai il controllo.
Affrontiamo ora una fase importantissima: il perchè si vuole raggiungere un obiettivo, perchè è così importante raggiungerlo adesso e che persona/atleta/allenatore sarai una volta raggiunto.
Il passaggio in questione è lo Scopo.
Se l’Obiettivo rappresenta la direzione che si sceglie di seguire, lo scoporappresenta la vera spinta; il motore.
L’energia, la motivazione per andare ogni giorno in palestra, per affrontare i sacrifici necessari viene dallo scopo.
Possiamo utilizzare come metafora la gestione di un conto corrente.
I perché rappresentano il denaro che noi abbiamo a disposizione, mentre le difficoltà che incontreremo lungo il percorso, rappresentano il prezzo da pagare. Maggiore sarà il numero e la qualità dei perché vogliamo raggiungere un obiettivo, più alto sarà il prezzo che riusciremo a pagare, le fatiche che riusciremo a sopportare, le rinunce che saremo disposti ad affrontare.
Con poca disponibilità, probabilmente, alle prime difficoltà abbandoneremo.
Ora, immaginati a obiettivo raggiunto, identifica le qualità che ha la persona (tu) che è in grado di raggiungere l’obiettivo e osservati nei minimi dettagli. Rileva, con attenzione, quali sono le qualità che ti hanno consentito di compiere la tua impresa e cosa ti fa provare avere questa profonda consapevolezza.
E’ importante analizzare tutti gli effetti che avrà raggiungere quest’obiettivo, anche quelli secondari non immediatamente visibili, farne un elenco e utilizzarlo ogni volta che possono presentarsi dei dubbi o delle incertezze.
Una volta determinati gli obiettivi e individuati gli scopi, l’ultima fase decisiva è mettersi all’AZIONE:
Ogni proposito rimane improduttivo finché non è tradotto in azione.
Serve a poco formulare un obiettivo senza abbinare una strategia pratica di realizzazione. L’azione esprime la vera capacità degli individui di trasformare in pratica il pensiero. L’abilità che abbiamo nel trovare mille motivazioni per rimandare ciò che dobbiamo fare dovremmo utilizzarla invece per pianificare quello che si deve fare.
Elevare gli standard, con obiettivi ambiziosi, è una bella cosa ma è necessario darsi da fare, pensare un po’ meno e agire di più.
A questo punto prendi l’elenco identificato in precedenza e analizzando un punto alla volta programma nella tua agenda cosa occorrerà fare fisicamente per acquisire ogni singolo elemento.
Nell’analizzare gli elementi da acquisire potrestitrovarne alcune che non puoi migliorare da solo, mi spiego meglio, se una delle cose cha hai individuato è aumentare la forza, per poter fare una programmazione pratica dovrai necessariamente rivolgerti ad un professionista del settore (preparatore atletico). Se si parla di concentrazione o gestione degli stati d’animo, il professionista in questione è sicuramente uno Sport Coach e così per tutti gli elementi individuati.
Analizzare i singoli fattori ti consente di salire un grande dislivello facendo uno scalino alla volta consentendoti di dare il massimo ogni giorno con la consapevolezza di muoverti verso il tuo obiettivo finale.
Buon lavoro e a presto.
Di Roberto Merli