Due film casalinghi nel weekend e uno al cinema (3 spettatori!) ieri:
1. Il diavolo è femmina ( Sylvia Scarlett, Usa 1935) di Cukor: grandi aspettative, ma deboluccio e molto, molto invecchiato. Ringraziamo la lingua originale del dvd, perché il doppiaggio italiano è ridicolo. Commedia di travestimenti, un po' menandrea con happy end inevitabile.
2. A proposito di tutte queste signore (Svezia 1964) di Ingmar Bergman è una piacevolissima seconda visione: leggero, iconoclasta, sarcastico nei confronti della critica, ispirato allo slapstik puro con gag semplici e da non sovrainterpretare, come spiega un cartello. Anche qui il doppiaggio italiano è ridicolo (la prima frase da "così diverso, eppure così uguale" è diventata "così genio, eppure così vivo").
3. Il Rifugio (Le refuge, Francia 2009) di François Ozon, certamente ovinato dal doppiaggio, è invece troppo fredo e privo di emozioni: da una morte ad una nuova vita donata alla famiglia che ha subito il lutto (con voce over finale orrenda e superflua). Passione passata e riversata su un presente fratello gay del defunto (la sceneggiatura è banalotta, i dialoghi pure). Da dimenticare.