“In Italia a 30 anni ero considerato un eterno giovane. In Cina è cominciata una nuova fase della mia vita“. Riflessione sintentica, ma potentissima nel messaggio, quella di Alberto Sanseverino, 30enne scenografo e direttore creativo a Shanghai.
“Nonostante i miei trent’anni e un curriculum accademico di tutto rispetto, in Italia ero considerato un eterno giovane“, precisa Alberto, un diploma di grafica pubblicitaria e una laurea in Scenografia all’Accademia milanese di Brera alle spalle.
A metà degli anni 2000 Alberto fa di tutto, per farsi largo nel settore della scenografia, dopo aver conseguito il titolo: collabora con opere teatrali, mostre e progetti lirici, solo per fare qualche esempio. Viaggia per l’Italia e per il mondo, ma finisce con il trovare -la maggior parte delle volte- muri di gomma, o professionisti di talento costretti ad espatriare essi stessi, o -ancora- al lavoro -tra mille difficoltà- in Italia.
Accade così che nel 2011, preparandosi a un viaggio per Shanghai, dove avrebbe lavorato alla realizzazione del melodramma “Elisir D’Amore”, Alberto organizzi due colloqui di lavoro. In poco tempo giunge l’occasione e la proposta di espatrio: Alberto inizia come disegnatore 3d. Nel giro di un anno assume la qualifica di direttore creativo. Una posizione che gli permette di realizzare lavori importanti, “contaminandosi” con settori per lui completamente nuovi. “Si dice che un anno in Cina equivalga a sette in Italia“, scherza lui. Ma ha ragione.
Dall’Estremo Oriente, Alberto osserva un Paese -l’Italia- dove prevalgono le rendite “culturali e castali”. “Il mondo è cambiato, i mercati si sono aperti. Dobbiamo aprire gli occhi, se vogliamo far fronte alle sfide di questo mondo globalizzato. Bisogna guardare in grande, uscire dal provincialismo e dalla mediocrità, affrontando le sfide future. Non ci possiamo più giustificare, affermando che siamo il Bel Paese, con la più alta percentuale di opere d’arte“. Questa la “sveglia” che lancia alla sua madrepatria.
Ospite della puntata è Lorenzo Baraldi, scenografo e vicepresidente di Aesseci, Associazione Italiana Scenografi, Costumisti e Arredatori. Con lui cerchiamo di capire come si possano aprire ai giovani delle “autostrade di opportunità” anche in Italia, sia rimuovendo i blocchi gerontocratici e le rendite di potere che bloccano il Paese, sia riportando la cultura al centro della pianificazione strategica del sistema-Italia.
Nella rubrica “Expats” apriamo lo “Spazio Internactive”, dedicato ai nostri ascoltatori, proponendovi la lettera di Bettina, giovane designer. Una lettera che mantiene il filo rosso che fa da trait d’union alla puntata. L’Estremo Oriente. Bettina vive in Italia ma lavora con l’estero, in particolare proprio con la Cina. E ci spiega come potremmo aiutare i nostri giovani talenti ad emergere.
Ascolta la puntata collegandoti alla pagina di “Giovani Talenti” sul sito di Radio 24: CLICCA QUI
Leggi il blog di “Giovani Talenti” sul sito di Radio 24: CLICCA QUI
+++PARTECIPA ALLO SPAZIO “INTERNACTIVE”+++
La discussione di novembre: “E’ auspicabile un rinnovo della classe dirigente italiana, attraverso i giovani professionisti attualmente all’estero? Merito, innovazione e trasparenza: solo loro possono “importare” in Italia queste regole-base del cambiamento?“
Inviate le vostre lettere/spunti/riflessioni, specificando il Paese di residenza, a: [email protected] – I migliori contributi saranno pubblicati sul blog ufficiale della trasmissione e letti in onda alla fine di ogni mese.
SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: [email protected]
Alla prossima puntata: sabato 1° dicembre, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!