Vi ho già segnalato l’ottavo numero di Effemme, lo so, ma quando si tratta di qualcosa a cui tengo ho la tendenza a essere lievemente insistente. Lo faccio in modo spudorato, ma spero anche in modo interessante. Comincio con il fornirvi il sommario della rivista:
Editoriale, di Emanuele Manco
SPECIALE ANDRZEJ SAPKOWSKI
Andrzej Sapkowski. L’autore e le sue opere, di Francesco Coppola
Andrzej Sapkowski: fiaba e folklore per un fantasy innovativo, di Cristina Donati
The Witcher dal libro al videogioco, di Irene Grazzini
SPECIALE THOR
Il figlio di Odino al cinema, di Simona Ricci
Il Mitico Thor di Stan Lee e Jack Kirby, di Emanuele Manco
Neil Gaiman e il pantheon norreno, di Cristina Donati
Thor, storia e leggenda di una divinità senza tempo, di Maria Cristina Calabrese
Quando gli dei percorrono la Terra, di Martina Frammartino
I GDR e i supereroi, di Mauro Longo
George R.R. Martin dalla narrativa ai graphic novel, di Martina Frammartino
Charlaine Harris: vampiri, mannari e mutaforma e tanto altro, di Simona Ricci
A tavola nel Medioevo e Rinascimento, di Cristina Donati
Un ricordo di Jack Vance, di Bruno Bacelli
NARRATIVA
AltroDove, di Dario Tonani
La piccola città, di Diego Lama
Il livello dell’assassino, di Francesco Verso
Per ora ho letto solo una piccola parte della rivista (maledetto tempo!) e quindi non posso darvi un giudizio, ma tanto ho deciso che non ve lo avrei dato lo stesso. Se faccio elogi potete pensare che io sia di parte – sì, sono di parte, anche se io faccio del mio meglio perché questo non mi influenzi e voi siete liberi di non credermi – mentre se non li faccio qualcuno potrebbe rimanerci male, cosa già accaduta. E allora parto con altre considerazioni, qualcuna sera e qualcuna no.
Ci sono ben tre articoli di Cristina Donati. Nulla da dire su questo, mi piace come scrive Cristina, comunque per una volta non sono stata io la redattrice più presente. Che stia finalmente cominciando a ridimensionare le mie manie di presenzialismo? Magari sto maturando, o magari non avevo proprio il tempo per scrivere altro. E comunque con tre articoli Cristina ha occupato 20 pagine, io ho occupato le stesse 20 pagine con due soli articoli. Forse, semplicemente, sono logorroica…
Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? George R.R Martin.
Molte delle notizie che ho inserito nell’articolo le conoscevo già da prima, molte altre le ho scoperte facendo apposite ricerche. E ho pure imparato che graphic novel vuole il maschile e non il femminile, Emanuele si è preso il disturbo di correggere l’articolo ogni volta che l’ho usato senza neppure sgridarmi per il lavoro extra che gli ho fatto fare.
Certo non si finisce mai di imparare. Ad articolo ultimato mi è venuta in mano la versione originale del graphic novel di A Game of Thrones. Io ho comprato i due volumi della Italycomics, e comprerò pure i prossimi due anche se il fumetto non mi piace. Mi sono pure ordinata Il trono di spiedi della serie Zannablù, mi sa che sono proprio fissata con Martin. Comunque ho sfogliato rapidamente il fumetto originale e ho scoperto che è dotato di un’appendice assente nella versione italiana. Allora sono andata a dare uno sguardo su amazon.com. Avete presente che per alcuni libri c’è l’opzione look inside? C’è anche per quei graphic novel, e io in effetti ho guardato. Ho guardato e ho scritto, in modo da far conoscere ai lettori italiani quei contenuti assenti nella traduzione. Questo è uno dei motivi alla base dell’articolo, l’altro, ovviamente, è pubblicizzare Effemme. Sul blog vi avevo pure anticipato che stavo scrivendo l’articolo, anche se non ero entrata nei dettagli. Prima o poi lo posterò anche qui, un giorno che non avrò il tempo per mettermi a scrivere qualcosa di inedito. Intanto vi rimando su FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/20147/a-game-of-thrones-dietro-le-quinte-del-graphic-no/.
Vi avevo detto che le cose che avevo in mente erano due. Una è l’articolo che ho appena linkato, l’altra è troppo piccola per un articolo. Forse potrei sviscerarla e ricavarne comunque qualcosa, ma ho deciso di non averne il tempo perciò vi indico solo la bozza.
Il tema è Thor. Li leggevo anch’io i fumetti di Stan lee e Jack Kirby, e Thor era uno dei miei eroi. Scoprire che alcune popolazioni avevano creduto davvero a un dio del tuono con quel nome me lo aveva solo reso più simpatico.
In Effemme divago di meno e sono molto più seria. Ma se le mie chiacchiere vi divertono perché non avete ancora comprato la rivista?