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Uno sguardo dentro al Premio Strega 2015

Creato il 10 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Il Premio Strega è per il libro un po’ quello che Sanremo è per la tv: fa parlare, crea polemiche, è comunemente disprezzato (ah…tanto si sa che è pilotato) ma poi normalmente gli appassionati lo seguono, si appassionano, trovano il loro beniamino e puntualmente rimangono delusi dalla vittoria annunciata del duopolio Mondadori / RCS – l´anno scorso è toccato, in effetti, a un libro poco più che medio e non di narrativa come quello di Piccolo.

Siamo a una settimana circa dallo sfoltimento della lista dei candidati, che si ridurrà a 12 prima del rush finale a Luglio con la cinquina.

Vista così, la lista del Premio Strega è interessante e variopinta, ci sono i pesi massimi, il convitato di pietra (lei, la Ferrante), il fumetto e tanti piccoli editori in cerca soprattutto di un minimo di visibilità e magari di una botta di fortuna che porti almeno nella dozzina.

 

I pesi massimi

 

É il gruppo Mondadori a essersi dato da fare di più schierando il chiacchieratissimo Nicola Lagioia con La ferocia (generalmente viene considerato una schifezza o un capolavoro) e l´emergente e lirico Fabio Genovesi con Chi manda le onde. RCS si presenta con il marchio Bompiani e i racconti di Mauro Covacich con la raccolta La sposa (difficile che il racconto vinca, ma può entrare in cinquina visto il profilo elevato dell´autore), scelta strana di Feltrinelli, ci si poteva aspettare la candidatura di Missiroli invece dal cilindro è uscito il cantautore Vinicio Capossela con una storia impregnata di magia e umori meridionali come Il paese dei coppoloni.

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Tra le altre grandi, ce ne sono due che hanno fatto scelte diciamo “di testimonianza”, come dire “ci siamo ma sappiamo di non poter vincere”, la Giunti (che è pur sempre il terzo editore italiano per dimensioni) non ha ancora il profilo di campione della narrativa italiana, comunque Clara Sereni con il suo generazionale Via Ripetta 155 qualche minima chance la ha; GeMS si presenta con il marchio Guanda e con il dantista Marco Santagata e Come donna innamorata. Operazione troppo di nicchia per il premio.

 

Il convitato di pietra e i medio/piccoli alla ribalta

 

La Ferrante ha sparigliato le carte, sottile e furba operazione di Marketing con l´appoggio di Saviano e la sofferta decisione dell´autrice (?). Al di là di tutto, un fenomeno ormai internazionale e di buona qualità come la quadrilogia dell´amica geniale (qui rappresentata dall´ultimo Storia di una bambina perduta) merita di partecipare al Premio e sarebbe un fenomeno se dopo anni di prevalenza del duopolio Mondadori/RCS fosse un piccolo editore come E/O ad aggiudicarsi il titolo.

Ecco, l´autrice (?) napoletana è quella che ha le carte migliori per vincere, ma ci sono altre medio/piccole che stanno facendo parlare di sé e ancora potrebbero prendersi qualche soddisfazione.

Per esempio Tunué candida Stalin+Bianca del giovanissimo e talentuoso Iacopo Barison, il romanzo è riuscito seppur non originalissimo, e l´editore ha il profilo “fico” (le copertine, il Marketing etc…) che serve.

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Al Premio Strega di quest’anno abbiamo anche la rinata Baldini & Castoldi con l´umoristico I dirimpettai di Fabio Viola, la moderna apocalisse di XXI Secolo di Paolo Zardi per Neo Edizioni, il successo di culto de L´estate del cane bambino di Mario Pistacchio e Laura Toffanello per 66 and 2th. Questi sono libri probabilmente non destinati a entrare in cinquina, ma magari in dozzina sì e a essere considerati “vincitori morali”; un po´come quando Elio e le Storie Tese vanno a Sanremo.

Cito anche poiché è espressione di un editore di valore Il genio dell´abbandono di Wanda Marasco, per Neri Pozza, che vedo però meno in grado di disturbare le grandi.

 

Il fumetto e gli altri

 

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Il fumetto è genere in crescita, lo scorso anno al Premio Strega avevamo Gipi, quest´anno c´è Zerocalcare con Dimentica il mio nome per Bao Publishing. Difficile che un fumetto vinca o entri in cinquina, ma di sicuro ci sono i presupposti per movimentare un po’ la scena, visto anche l´alto profilo e il successo del disegnatore/scrittore di cui parliamo.

Poi un pot-pourri con qualche spunto interessante: cito almeno Il dolore del mare di Alberto Cavanna per la valorosa Nutrimenti, Gli amici che non ho di Sebastiano Mondadori per Codice (libro che sta avendo un buon successo di critica), I nuovi venuti del giornalista Giorgio dell’Arti per Clichy, e Final Cut di Vins Gallico per Fandango.

 

La previsione

 

Azzardiamo una previsione per la cinquina: Ferrante – Lagioia – Covachich – Genovesi + una sorpresa che potrebbe essere Barison o Clara Sereni (che secondo me ha diversi amici negli Amici della Domenica). Comunque vada, sarà interessante.




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