Condividi
A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III
(USA 2012)
Regia: Roman Coppola
Sceneggiatura: Roman Coppola
Cast: Charlie Sheen, Katheryn Winnick, Jason Schwartzman, Bill Murray, Patricia Arquette, Dermot Mulroney, Aubrey Plaza, Mary Elizabeth Winstead, Angela Lindvall, Stephen Dorff
Genere: mentale
Se ti piace guarda anche: I Hearth Huckabees, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, I Tenenbaum
Cosa c’è dentro la testa di
Charlie Sheen?
Chiaro, chiaro. Ed è proprio ciò che c’è anche nella testa di Charles Swan III, il protagonista del film intitolato appunto A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III, uno sguardo dentro la mente di Charles Swan III, che è facile immaginare come un alter-ego di
Charlie Sheen. Con una semplice proporzione, potremmo dire che
Charlie Sheen : Charles Swan III = Mickey Rourke : Randy The Ram in The Wrestler
"Charlie, devi smetterla di andare con le pornodive!"
"Dici sul serio, Bill?"
"No, però almeno potresti presentarmene qualcuna..."
Ci sono ruoli che sembrano cuciti addosso all’attore che li interpreta e Charles “Charlie” Swan III è, fin dal nome, la parte perfetta per Charlie Sheen, quella di un donnaiolo impenitente che vive in un’eterna crisi di mezza età e con gli occhiali da sole sempre sul viso. E con sempre, intendo SEMPRE. Le uniche volte nel film in cui lo si vede senza sono quando fa la doccia e, per un momento, quando si commuove. Per il resto, persino quando se ne sta in un letto d’ospedale, li indossa SEMPRE.
Non c’è nessuno più adatto per una parte come questa di Charlie Sheen, negli ultimi tempi dedicatosi più che al grande schermo alle serie tv (Due uomini e mezzo e ora Anger Management) e soprattutto alla sua passione principale: le donne, meglio se escort e/o pornodive a pagamento.
A parte qualche apparizione qua e là, si tratta per lui del primo film da protagonista da una decina d’anni a questa parte, dai tempi di Scary Movie 3. Il regista e sceneggiatore
Roman Coppola sembra aver pensato apposta a lui, mentre scriveva il personaggio di Charles Swan III, e per questo ha fatto anche un buon lavoro. A mancare è in pratica tutto il resto. A mancare è un vero e proprio film a fare da contorno al protagonista.
L’idea di fondo, a grandi linee, è quella di trascinarci dentro alla fantasiosa mente di Charles Swan. Tra flashback di fatti che gli sono realmente capitati e cose che appartengono solo alla sua fantasia (malata), ripercorriamo alcune parti della sua vita e in particolare la sua ultima storia d’amore finita male, quella con la bionda
Katheryn Winnick, attrice rivelazione della serie tv
Vikings qui stupenda più che mai. La cosa più particolare della pellicola è quella di mescolare appunto realtà e immaginazione, in una maniera che può ricordare alcune sceneggiature di Charlie Kaufman e in particolare quella di Se mi lasci di cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind), anche nel suo cercare di fare l’autopsia di una storia d’amore. I risultati non sono gli stessi. Purtroppo no. La prima parte promette anche bene, ci sono un paio di invenzioni curiose e simpatiche di regia e sceneggiatura, Charlie Sheen gigioneggia ancor più del solito,
Katheryn Winnick abbaglia con la sua bellezza e ci sono alcune comparsate di lusso di
Bill Murray,
Patricia Arquette,
Aubrey Plaza e
Mary Elizabeth Winstead.
Cosa c’è allora che non va?
Il film non decolla mai e nella seconda parte si spegne clamorosamente. Il mix realtà/fantasia si perde per strada, i momenti che vorrebbero essere divertenti non lo sono per nulla e i momenti riflessivi non è che dicano molto. Resta quindi un tentativo che suscita simpatia, ma che non si può certo considerare riuscito. Nonostante la delusione per questa opera seconda, dopo CQ passato piuttosto inosservato, Roman Coppola resta in ogni caso un nome da tenere d’occhio. Il figlio di Francis Ford, fratellino di Sofia, zio della novella regista Gia, nonché cugino di
Jason Schwartzman (qui presente nel cast) e pure di Nicolas Cage, gira con un buon occhio, molto 70s, molto Wes Anderson, il suo amichetto con cui ha firmato le sceneggiature de
Il treno per il Darjeeling e
Moonrise Kingdom. Il suo cinema per ora risente troppo proprio del peso del confronto con Wes. Una volta che avrà trovato una strada tutta sua, però, Roman Coppola potrebbe regalarci qualcosa di davvero notevole. Per ora ci ha dato solo un film con dentro tante idee, ma nessuna messa a fuoco a dovere. Un film che non è un pasticcio totale, è solo un pasticcino.
(voto 5,5/10)