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Uno spettro si aggira per l'Europa

Creato il 10 aprile 2011 da Antonio

Uno spettro si aggira per l'Europa

Da La Repubblica

 «Un altro motivo del nostro disagio nei loro confronti [dei barbaros, degli stranieri] è che sono una chiara espressione della possibilità di uno stile di vita alternativo: la consapevolezza dell’esistenza di altri stili di vita mette a disagio, dal momento che rappresenta una sfida alla modalità quotidianamente accettata e praticata senza porsi domande né dubbi. La vista di un estraneo mette in dubbio la saggezza e l’adeguatezza, tacitamente assunte, del proprio modo di vivere, e ancora di più la sua “auto-evidenza” e la sua “naturalità”. Come avrebbe detto Martin Heidegger, la vista di un estraneo proietta il “normale” modo di vivere dalla categoria del zuhanden (ciò che gestiamo facilmente ma a cui non pensiamo) a quella del vorhanden (ciò che non riusciamo ad afferrare senza prima ragionarci). Perciò solleva dubbi e costringe a riflettere. Espone ed esibisce quelle possibilità alternative che devono essere represse per amor di tranquillità, per mantenere l’equilibrio e la lucidità mentale, nonché la fiducia in se stessi. Rivela come il proprio stile di vita sia uno fra i tanti possibili, una scelta fra le scelte. E le scelte, come tutti noi sappiamo bene, possono essere giuste o sbagliate. È per questo che innescano un’autocritica e risvegliano l’auto-giustificazione e forse anche l’autocommiserazione. Quello che in assenza di estranei veniva abitualmente avvertito ed era un dato di fatto, in loro presenza deve essere difeso nei fatti e quotidianamente sostenuto per poter sopravvivere.» Zygmunt Bauman, Lo spettro dei barbari. Adesso e allora. Francesco Bevivino Editore, 2010, pp. 9-10.

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