Le braccia scese lungo i fianchi della stanchezza
nessun segno di sconfitta, non ho lottato né gareggiato,
solo rassegnazione.
Il volto sereno, nessun livido resta senza avversario
lo sguardo quieto e pacato di chi non ha urlato,
solo rassegnazione.
Il fiato disteso nei polmoni ardenti di vita
nessun affanno, se non si è corso non serve accelerare,
solo rassegnazione.
Il cuore pulsa, sa dove andare, conosce la via e non la perde
nessun taglio, ferita, lacerazione che danno mai s’è avuto,
solo rassegnazione.
Nell’incomprensibile della vita,
ripiego il mio vivere nel tuo taschino, in armonia perenne, segreta e presente.
A me, nel discorrere della vita, basta poco
anche solo uno spicchio del tuo sorriso.
Chiara
Ascolta “il gigante e la balena” Fabrizio Paterlini