di Maria Claudia Cavaliere
Il rugby non è, a Londra, sport olimpico e il Weelchair rugby non vede quest’anno in campo alle paralimpiadi la Nazionale Italiana. Eppure il Capitano della Nazionale Italiana di weelchair rugby Alvise De Vidi alle paralimpiadi ci sarà. E ci sarà nella gara più individuale che si possa immaginare: i 100 metri.
La storia di questo straordinario campione racconta di ben 13 medaglie paralimpiche fra nuoto e atletica (Seul 1988: oro 25 m farfalla, bronzo staffetta 4×100; Barcellona 1992: bronzo 800 m; Atlanta 1996: oro 400 m – 800 m, argento 1 500 m; Sydney 2000: oro 800 m – 1 500 m – maratona, argento 400 m, bronzo 200 m; Atene 2004: oro maratona, bronzo 200 m). Altri sono i preziosi successi mondiali ed europei nella carriera di Alvise. Un anno sportivo davvero da incorniciare quello di Alvise: la nazionale di weelchair rugby ha ottenuto importanti risultati e sta crescendo insieme a tutto il movimento.
L’atletica lo ha visto conquistarsi il diritto alla partecipazione alla sua sesta paralimpiade a suon di risultati convincenti . Ora ad aspettarlo gli allenamenti che lo porteranno sulla pista dell’Olimpic Stadium per quei 100metri che rappresentano una meta da sogno.
Una garanzia Capitan De Vidi: atleta di grande classe, forza mentale e disciplina, Qualità che ne fanno un fuoriclasse anche nell’essere il Capitano di uno sport di squadra che va alle paralimpiadi in uno sport individuale. Un esempio davvero straordinario Alvise. La qualità del Campione non ha ostacoli e, che sia sport di squadra o sport individuale Alvise porta le sue doti tecniche, psicologiche e umane in pista e in campo.
Manca poco meno di un mese al giorno in cui scenderà in pista a Londra. La gara dei 100 metri in carrozzina della sua categoria, T51, è prevista per il 3 settembre. Crediamo che ci saranno anche molti rugbysti a fare il tifo per il Capitano.