"Fritta è bona anco 'na ciabatta!" (proverbio livornese)
E bisogna dire che i vecchi proverbi hanno davvero ragione! A chi non piace il fritto? Certo, non fa bene mangiarlo spesso perchè appesantisce il fegato, è controindicato nelle diete e per chi ha il colesterolo alto, io lo faccio 2 o 3 volte al mese (anche meno) per non esagerare ma una cosa bisogna ammetterlo: IL FRITTO E' DAVVERO BUONO!
L'altro giorno avevo voglia di qualcosa di sfizioso, e così mi sono messa a fare i miei sgonfiotti, che però hanno un difetto gravissimo: finiscono troppo presto!!!! Forse il proverbio "sono come le ciliege, una tira l'altra" andrebbe rivisitato con "sono come gli sgonfiotti, uno tira l'altro!"
INGREDIENTI:
250 g. di farina
1/4 di litro d'acqua
9 g. di lievito di birra
una manciata di insalata verde
3 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
per queste dosi ne sono venuti come in fotografia, più 4 o 5 che si sono "persi per strada": ogni volta che qualcuno passava ne assaggiava uno!!! Per il ripieno io ho messo insalata e olive, ma va davvero molto a gusto personale. In liguria, dove fanno i friscieu, frittelline molto simili a queste (gli sgonfiotti sono i miei tentativi di emulare i friscieu genovesi) è tradizione aggiungere della verdura, tipo lattuga, o erba cipollina o salvia. Io avevo anche delle olive taggiasche e ho voluto provare ad aggiungerle, il gusto era strepitoso!!!!
PREPARAZIONE:
Cominciamo preparando una pastella, quindi mescoliamo insieme farina lievito e acqua. Ovviamente stiamo attenti a ben dosare l'acqua, la farina risente molto del caldo/freddo e dell'umidità atmosferico, anche i tipi diversi di farine assorbono l'acqua in quantità variabile, quindi dosiamola poco alla volta, deve venire una pastella bella densa come questa:
Con la frusta mescoliamo bene per amalgamare lievito farina e acqua, deve risultare setosa e senza grumi. Copriamola con uno strofinaccio e mettiamola in un luogo caldo e riparato a lievitare come minimo un'ora, io in genere metto i lievitati nel forno così sono al riparo da eventuali correnti d'aria o sbalzi di temperatura, che danneggerebbero la corretta lievitazione.
Dopo un'ora e mezzo si presentava così:
Era aumentata di volume ed aveva tanti bei buchetti, sintomo di una lievitazione riuscita.
Ho tagliuzzato l'insalata e tritato le olive taggiasche, ed ho mescolato il tutto con la mia pastella.
E finalmente iniziamo a friggere!!! Olio ben caldo, e aiutandoci con due cucchiai formiamo delle palline e versiamole nell'olio bollente; sono pronte in pochi minuti. Mi raccomando, olio non troppo caldo perchè le brucerebbe fuori e le lascerebbe crude dentro, quindi dopo averlo fatto arrivare a temperatura di frittura abbassiamo un pelino la fiamma. Quando hanno preso un bel colore ambrato si scolano su carta assorbente, si salano, e ci si ritroverà con un bel fritto asciutto e assolutamente non impregnato d'olio. Per evitare questo bisogna friggere a temperatura elevata, in modo che formi la crosticina intorno e non assorba altro unto. Ottimi accompagnati con un prosecco, (le bollicine sgrassano il palato), questi snack o stuzzichini d'antipasto hanno un solo problema: creano dipendenza!!!!