Certo che Tony Scott deve essersi impegnato non poco per rendere noioso un film che ruota tutto intorno ad un treno fuori controllo che in qualche modo deve essere fermato.
Si, perchè Unstoppable è irrimediabilmente noiso, non ha nulla cui appigliarsi per scovare una novità o un colpo di classe. Si trascina stancamente fino all’ultima mezz’ora quando finalmente l’imminenza del disastro alza un po’ il ritmo e la tensione.
Un grossolano errore umano (doppio in realtà) lancia un treno con 39 vagoni senza controllo in giro per gli Stati Uniti.
Ovviamente il treno ha un carico di sostanze esplosive fortemente tossiche.
Il giochino si articola tutto sulle varie idee per bloccare il convoglio.
Farlo deragliare costerebbe troppo all’azienda proprietaria (cattivi senza cuore!) e così quando viene presa quella decisione è ormai troppo tardi.
Si trovano sulla stessa linea due eroi per caso.
Denzel Washington ad un passo dalla pensione e Chris Pine al suo primo giorno di lavoro.
Saranno loro a risolvere con eroismo la situazione e ad evitare la strage.
Unstoppable è noiso perchè segue i clichè del genere.
I due protagonisti si conoscono da poche ore e sembrano non apprezzarsi molto a vicenda… ma finiranno per collaborare e diventare amiconi al punto da raccontarsi le proprie vite nei minuti precedenti al possibile impatto.
Il proprietario della società dei treni pensa solo ai soldi e se ne frega delle vite umane.
C’è persino la splendida Rosario Dawson nel ruolo della responsabile nella sala operativa delle ferrovie, bella, furba e intelligente, che viene puntualmente scavalcata dai superiori brutti e cattivi.
Tutto scontato, quindi!
Ed anche l’azione e la tensione (che sono quello che ci aspetteremmo da questo film) non raggiungono livelli sufficienti.
La cosa più inquietante di tutto il film è che è tratto da una storia vera… e sarebbe il caso di approfondire come sono andate le cose.
Se invece vi piacciono i treni che a tutta velocità spazzano via le automobili dalle rotaie avete un discreto motivo per guardare Unstoppable.