Uomini che odiano le macchine femmina (sic), che si guardano allo specchio, che accompagnano le figlie e che leggono i libri sull'aifòn

Alla stazione di servizio Arrone Ovest sull'A1, stamattina, l'omìno dell'Autogrill parlava con la piastra scaldapizzette. "Sei una rompipalle", le diceva, "sempre a fare i capricci, tu, sempre a lamentarti, tu, mai che te ne vada bene una, tu: è perché sei femmina", inscenava, "guarda IL forno. Fa mai problemi, IL forno? No. LA scaldapizzette, invece. Tutte uguali, voi femmine".
Massimiliano Ercolani stamattina m'ha inviato un messaggio: mi son messo la maglia Gold, scriveva, e mi son guardato allo specchio: c'era scritto DLOG.
E vieni accompagnato dai genitori, una volta, lo intimavano tipo alle elementari. In una nota università romana, oggidì, un'assistente interrogava e tra un malcapitato e l'altro raggiungeva il padre che l'aveva accompagnata, sto andando bene, gli chiedeva, sto andando bene?
Io non lo so se siete patiti di ebook readers, se leggete I fratelli Karamazov sull'aifòn, Cortàzar su kindl o quel che vi pare sull'Iriver Story, ma ecco, se siete in quel manipolo là, da oggi potete leggervici pure Katacrash.
Ho appena finito di leggere il primo romanzo di Lagioia. M'ha messo tristezza, Lagioia.
Son gusti.