Uomini e caporali

Un grande medico e ricercatore del recente passato, Luigi Di Bella, vede in questi giorni il massimo riconoscimento da un ex avversario: Umberto Veronesi ha ammesso, con un po' di ritardo, che la Multiterapia ideata dall'ottimo Professore ormai non più fra noi, è valida nel combattere il cancro.

Di Bella è stato screditato e insultato in ogni modo, in vita, ma la sua opera non è andata perduta, per fortuna dell'Umanità.

Un oncologo di oggi, Tullio Simoncini, sostiene che il cancro sia come un fungo: nasce in ambiente acido e si combatte con il bicarbonato. Ha ragione, per quanto mi riguarda, ma non so quanto passerà prima che la sua teoria sia validata pienamente.

Se ciò avvenisse oggi, tutti capirebbero l'importanza di rendere il proprio sangue fluido e il più vicino possibile al ph basico. Ovvero, evitare un'alimentazione basata su carne, pesce, uova e latticini che hanno un comun denominatore: rendono il sangue acido.

Umberto Veronesi, grande oncologo, lo sa: è vegetariano da sempre.

In mezzo c'è la politica di chi vuol curare ma non guarire. E, il giorno in cui gli esseri umani saranno tutti vegetariani, vivranno in un ambiente sano ed ecologico, lontano da aziende inquinanti come da centrali atomiche impazzite, le aziende dei farmaco dovranno riciclarsi in fretta e la spesa pubblica calerà di colpo dato che i medici potranno occuparsi, tutt'al più di ostetricia e neonatologia ed anche di scienza del non-invecchiamento, oggi chiamata erroneamente geriatria.

D'altro canto, in altri settori della vita quotidiana e della nostra società, la lotta tra Uomini e Caporali, per dirla come il più grande comico/umorista italiano, Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, è sempre più aspra e senza esclusione di colpi. Basta guardare quel che accade al magistrato Ingroia, reo di aver applicato la legge.

E noi, cosa vogliamo fare? Chi scegliamo tra Uomini e Caporali?