Le passerelle non lasciano alcun dubbio: è l’ora dell’uomo in pelliccia. Come nel caso del mantello, tornato di grande tendenza già dalla scorsa stagione e di cui vi avevamo già parlato, adesso è il ritorno di uno dei capispalla più antichi dell’abbigliamento maschile, o forse verrebbe da dire addirittura preistorico. Oggi pensiamo alla pelliccia come un vezzo tipicamente femminile, dimenticando che nella storia era un capo regolarmente indossato dagli uomini (il cinema peplum può testimoniare), o al massimo una stravaganza specie dei musicisti. Ma in questo autunno-inverno è tempo di lasciarsi sedurre dal caldo morbido e avvolgente del pelo.
Sulle passerelle milanesi è stato un vero trionfo: pelliccia nera o muccata (anche per le coppole) da Burberry Prorsum, rigorosamente ecologica da Dolce&Gabbana, rock da John Richmond, nera e a pelo rasato da Franck Boclet, mentre Gazzarrini ha presentato delle stole corte indossate come dei gilet o preziosi colli delle giacche.
A Parigi si è vista la pelliccia dei capispalla eleganti e discreti di Louis Vuitton, dei dettagli delle giacche sulla passerella di Dries Van Noten (funzionali ad un gioco di contrasti di linee e tessuti) e dello stravagante uomo di John Galliano a metà tra un viaggiatore medievale e un’eclettica rockstar novecentesca.