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Uomini triangoli e cinque stelle

Creato il 04 luglio 2013 da Tabulerase

pitagoraUna lunga camminata mentre il sole  fa capolino  dal lontano oriente. Giunto ai piedi del tempio di Hera Lacinia,  sento nel profondo dell’anima  il profumo del silenzio.  Un momento magico  tutto da gustare come una torta  farcita da mille sapori.  Una mano invisibile , ad un tratto,  scuote  le cime di uno scinu e l’ombra del Maestro  si fa voce.

-   Oh Maestro, se piacer  ti fa, voglio dirti che gli insegnamenti tuoi ho già imparato tanto che la tabellina  che il tuo nome porta, a memoria  conosco e il teorema  dei due cateti e dell’ipotenusa  applico sui triangoli  con facile maestria.

-   Mi compiaccio  con te , ma sappi che i numeri nudi e crudi  a volte son vigliacchi. Se ne servono  i politicanti e affaristi  quando  voglion far credere  con fraudolenza   che quattro per quattro fa quarantotto  per metter paura alla povera gente e far pagare  senza alcun dolore  tributi ed ogni diavoleria  da poter sguazzare da mattina a sera  nel denaro del sudor altrui.

-   Non ti comprendo, Maestro mio, se i numeri son tanto puzzolenti  perché   ci hai giocato  con teoremi e filosofie? Anche tu ,allora , hai il vizietto di non essere sincero e pratichi anche tu la furbizia dell’inganno.

-   Eh caro mio, i numeri sono sempre perfetti  e fan quadrare i conti. Sono  puri come l’acqua che sgorga dalla fonte all’inizio del suo cammino. E’ quando scende a valle che s’inquina allorché la mano del profitto e dell’ingordigia  la contamina con la puzzolente piscia.  Or vedi, i numeri da soli posson fallire, è vero. Essi han bisogno  d’essere accompagnati  dei precetti della sana filosofia.

-   Dimmi, Maestro, alcun di cotesti precetti  al fin d’illuminare la mia mente.

-   Ti ricordo anzitutto: “Abbi pensiero far sempre quelle cose, che ti sembrano oneste. E’ meglio dormir sulla nuda terra, ed essere di buon’ animo , anziché in un letto smaltato di oro con animo agitato. Ogni cosa operata senza ragione è perversa  e non dimenticar che di ogni cosa onesta ,il volgo è pessimo giudice.”

-   Cotesti son precetti  antichi  e son morti e seppelliti dalla modernità. Il mondo e pure gli  uomini sono cambiati con lo scorrere dei secoli e a dir la verità solo i  numeri son rimasti tali e quali tanto  che sempre cinque  indica le dita della mano e ventiquattro le ore del giorno, mentre precetti e virtù si son fatti fottere  a piacimento da chi per potere  o per denaro  pratica la politica  del malaffare. E non si salva nessuno. Bisognerebbe svuotare il parlamento di tanti arruffoni, cangiare  le leggi della democrazia, abolire li partiti di destra e di manca e tutte le minchiate della burocrazia.

Pitagora non risponde  e si chiude in un cupo silenzio. Si sbottona il mantello di seta viola  e va a sedersi  accanto a una colonna  del tempio di Hera Lacinia. Prende una pietruzza  appuntita e traccia  due triangoli su una piastrella. Mi guarda con gli occhi di  chi ha compassione di un morto di fame  e mi dice : “ I triangoli son fatti per stare separati e svolgere ciascun la funzione loro assegnata, son fatti per stare sulla terra e con le loro teorie risolvono i problemi più delicati. Ma, se li sovrapponi  con gli angoli sui lati, diventan stelle e le stelle son fatte per stare in aria a guardare e giudicare  le faccende umane” .  Lo guardo un po’ stupito : “ Ebbè, che cavolo vuoi dire?”  biascico come se parlassi a me stesso. Lui mi rimbrotta :“Ci vuole tanto a capire? Ma tu non leggi nemmeno i giornali e fai il grillo della situazione.” Mi viene da crepare con na risata. “Ah, mo che c’entra  Beppe Grillo?” Si alza, si rimette il mantello di seta viola, punta l’indice accusatore nel vuoto del tempio, come volesse individuare  un malfattore tra tanta gente, e con tono severo dice: “ Diffidate, o gente, di chi  urla col movimento delle stelle. Costui ha il facile linguaggio  di tutte le cazzate perché  seduto sulle sue cinque stelle dove non arriva il confronto e la democrazia  e dove la mia matematica   diventa opinione. Urla perché sa che  dal tono alto della voce  la verità si mescola con la menzogna. Urla le note malattie come se fossero le scoperte delle sue  diagnosi  ma  ignora  le cure e le terapie e dei medici dice che li possano ammazà.

Diffidate, oh gente,  di chi  si inventa i  comandamenti e falsifica  le tavole  che l’Onnipotente diede a Mosè. Sfidatelo a scendere dalle stelle  e sedersi  su un triangolo  sulla nuda terra e perderà la voce e l’ arroganza e tutta la sua  filosofia si rivelerà un’orribile minchiata.  E diffidate pure perché  appartiene alla razza dei B.”

Liberando un lungo sorriso, mormoro soddisfatto: “Ora ho capito, B come buono, bello, bravo, basso, biondo e benefattore!” Pitagora  arriccia le narici ,aggrotta le ciglia, mi tira le orecchie  e mi sussurra : Vaffa… B come Beppe, B come Berlusca, B come Badoglio, B come Benito, B come Bossi. E se ne va e io gli grido c’è pure Bersani, la Bindi e ci fu  pure Berlinguer! Si  volta  e, sconsolato per la mia ignoranza, mi dice :  “Ma quelli son n’altra cosa”.


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