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UOMO DEL MIO TEMPO di Luigi De Giovanni

Creato il 01 ottobre 2014 da Studioartesia
 

UOMO-DEL-MIO-TEMPO-Luigi-De-GiovanniDall’11 al 20 ottobre 2014 si terrà la mostra “UOMO DEL MIO TEMPO di Luigi De Giovanni presso Sutta le Capanne du Ripa.

Con il Patrocinio del comune di Specchia, l’Associazione Culturale “e20cult “ e “Il Raggio Verde edizioni” Lecce, presentano, “UOMO DEL MIO TEMPO: omaggio a Salvatore Quasimodo” di Luigi De Giovanni. L’evento partecipa alla “Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, giunta alla decima edizione”

11 ottobre ore 18,00 inaugurazione nel Salone del Castello Risolo
Saluti da:
Rocco Pagliara – Sindaco di Specchia
Giorgio Biasco – Assessore alla Cultura
Prof. Antonio Penna – (parlerà dell’omaggio di Luigi De Giovanni a Quasimodo e della poesia “Uomo del mio tempo”)
Dott. Maurizio Antonazzo – Giornalista – (presenta la serata)
Arch. Stefania Branca – allestimento
Federica Murgia – Presidente dell’Associazione Culturale “e20cult” sezione di Specchia

ore 19,00 Sutta le Capanne du Ripa: performance di Luigi De Giovanni e reading di Santino Giangreco che reciterà la poesia “UOMO DEL MIO TEMPO” di Salvatore Quasimodo

Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”, Specchia (LE), Piazza del Popolo, 21°
Apertura al pubblico sabato 11 ottobre 2014 dalle ore 10,00

Luigi De Giovanni, continuando il suo percorso d’analisi dell’uomo, si ritrova in sintonia con la poesia “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo.
L’artista vede l’uomo sopraffatto dall’ambizione e ormai abituato alle barbarie più crude fatte nella corsa alle scalate sociali: l’uomo, diventato cieco e indifferente nei confronti dei più deboli, pronto a discriminare socialmente i diversi e i non omologati a dei modelli precisi; assetato di potere dall’egoismo, dall’arroganza, dall’ideologia che l’ha portato a smarrire ogni rispetto dei fratelli, che ha dimenticato i principi morali e religiosi che potevano impedirgli la violenza. All’artista, nella sua analisi, sovvengono le impressioni spietate di guerra e di uccisioni per la supremazia con l’annientamento di persone e popoli, spesso in fuga dalla loro terra o vinti da fame e terrore. Immagini di morte che gli hanno fatto ritornare alla memoria le dure parole e il monito della poesia “Uomo del mio Tempo” di Salvatore Quasimodo.
L’evento sarà caratterizzato da un’installazione con performance continua nello Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa” a Specchia in Piazza del Popolo, 21A e nel portico antiastante. I due ambienti verranno ricoperti di materiali inizialmente bianchi, sopra vi saranno dei cumuli di carte accartocciate con schizzi del colore del sangue. Le opere saranno dei sudari di morte che penderanno dal soffitto gocciolando, “sangue” di dolore senza più grido, su una tela, che raccoglierà il dripping delle gocce, che diventerà “reliquia” nell’opera “Uomo”. Occhi attoniti e miti guarderanno partecipando, nell’abitudine all’orrore, visto quotidianamente attraverso i media, in una performance collettiva.
La lettura della poesia “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo scandirà il susseguirsi dell’atto performativo.

Curato da: Associazione culturale “e20cult” in collaborazione con “Il Raggio Verde edizioni” Lecce, con la collaborazione del comune di Specchia che ha concesso il patrocinio e l’uso gratuito del castello.

Sabato 11 ottobre 2013 dalle ore 10:00 alle ore 21:00
Dal 12 al 20 ottobre 2014 dalle ore 17:00 alle 21:00
Per informazioni: Cell: – 3279583790 – 329 2370646 – e.mail: [email protected] – e.mail: [email protected] – Sito web: http://www.e20cult.it/ – Sito web: http://www.degiovanniluigi.com/

Sutta le Capanne du Ripa Piazza del Popolo, 21 A Specchia (LE)


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