Oggi ho finito di vedere la serie televisiva Oz, un telefilm che racconta di ciò che succede in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti. Al centro di ogni puntata c’è sempre violenza, sangue e vendetta, ma per alcuni detenuti e dirigenti anche la voglia di fare del bene e di redimersi.
Ciò che su tutto più mi ha fatto riflettere è stata la pena di morte. A mio avviso, è una delle peggiori barbarie che uno Stato può permettere. Non sono d’accordo che la violenza debba essere repressa con la violenza e che un omicida debba pagare con la propria vita. Già a metà del 1700, l’illuminista italiano Cesare Beccaria si schierò contro la tortura e la pena di morte col suo famoso libro “Dei delitti e delle pene”.
Secondo me, il solo fatto di privare un uomo, criminale ma pur sempre uomo, della maggior parte delle proprie libertà è una pena sufficiente. Inoltre, colui che è in prigione non deve essere abbandonato a sè, ma seguito e portato a fargli capire qual è stato il suo errore e, quindi, ri-educato. Insomma, un uomo può aver fatto del male, ma ciò non significa che in lui c’è solo del male. E se così fosse, sicuramente quella persona avrebbe problemi psichici, che dovrebbero essere curati.
Tra l’altro, molte volte si è sentito (e non solo nei film) di condanne a morte sospese perchè non è stato lui / lei a commettere il fatto. Famoso è il caso di Sacco e Vanzetti, dove il processo fu viziato dai pregiudizi del giudice e della giuria, e due uomini sono morti ingiustamente! Chi ci dà la certezza che il condannato ha davvero commesso il reato? Ma se anche fosse certo, chi siamo noi per giudicare una persona? Non è un fatto religioso! Se dobbiamo uccidere una persona perchè anch’essa ha ucciso / stuprato / tradito / inneggiato alla rivoluzione, siamo sicuri che anche noi siamo completamente puliti? Non serve forse che anche noi controlliamo il nostro passato e ripensare al male che abbiamo fatto agli altri? Ripeto, non è un fatto religioso.
Se sulla Terra dovessimo davvero eliminare o menomare ciascuno che ha sbagliato, credete che ne rimarrebbe uno intero? Sicuro che tu che ora stai dicendo no adesso non hai mai ferito una persona, seppure non fisicamente?
E non si può obiettare che uccidere è più grave di fare del male a una persona perchè la cosiddetta “legge del taglione” non va a sindacare su quello. Tu mi hai pestato il piede, ora io lo pesto a te; tu mi hai violentata\o privandomi della mia serenità sessuale, io ti castro privandoti della tua libertà sessuale; tu mi hai tradito\a portandomi disonore, io ti lapido; tu hai evaso le tasse, io Grande Stato, Supremo Giustiziere sociale, ti taglierò una gamba; eccetera eccetera…
Sulla pena di morte si sono espresse varie persone, favorevoli e contrarie. Oggi pomeriggio ho discusso con una mia amica che si dichiarava favorevole alla pena di morte per serial killer e psicopatici. Fermo restando la sua libertà d’opinione, voglio farvi leggere una canzone di Bruce Springsteen contro la pena di morte, intitolata “Dead man walkin’”.
“Sta arrivando un cavallo pallido / e io sto per cavalcarlo. / Partirò al mattino / col mio fato accanto. / Sono un morto che cammina / Sono un morto che cammina. / Nella parrocchia di St. James / sono nato e sono stato battezzato / com’è che sia andata / signore, non ha bisogno di ascoltarlo. / Sono solo un morto che parla, / avevo un lavoro, una ragazza / ma tra i nostri sogni e le azioni ci sta il mondo. / Nel profondo della foresta / mi assalirono il loro sangue, le loro lacrime / tutto quel sentii furono la droga e la pistola / e la paura dentro di me. / Come un morto che parla. / Sotto il cielo d’estate mi si fece buio negli occhi, / sorella, non ti chiedo perdono / i miei peccati son tutto quel che ho. / Ora le nuvole sulla mia prigione / si muovono piano per il cielo / sorge un nuovo giorno /e i miei sogni sono pieni, stanotte.”
La frase che più mi piace è “avevo un lavoro, una ragazza ma tra i nostri sogni e le azioni ci sta il mondo”. Nessuno nasce criminale, ma talvolta lo si diventa, ma non per questo si dovrebbe pagare con la vita un errore.
Umore del giorno: ho voglia di passare in fretta questi ultimi giorni e riposarmi un po’ dopo questa sessione d’esami
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