Ciao Andrea
che dire
forse non c'è più niente da dire.
a ottobre comincio un periodo dei distacco dal mio ex che ho lasciato e cercato di riprendere. Lui è partito per lavoro e non possiamo neanche vederci.
a novembre si rifà vivo. Sembrava mi volesse torturare: mi girava attorno con molto distacco ed era ancora arrabbiato perché l'avevo lasciato.
da novembre a gennaio alti e bassi perché io provo a fare l'amica per riconquistarlo ma la sua ambiguità mi mandava fuori di testa. Non ho avuto il giusto distacco per avere i nervi calmi.
a Gennaio dopo aver passato le feste qui riparte per lavoro.
Nei giorni trascorsi qui ci siamo visti tre volte: una notte abbiamo dormito insieme, un altra volta ci siamo baciati....ma lui diceva che non voleva stare con nessuno.
riparte e continua a scrivere sms ma io un mese fa gli richiedo il perché mi mandasse la buonanotte o mi cercasse e lui urla che non possiamo essere amici perché sono ancora troppo innamorata. Passa una settimana di silenzio.
Poi lui riprense con qualche sms al quale io rispondo.
All'ultimo di due settimane fa non rispondo ma era solo un video perciò ci sta che non ci sia niente da rispondere....e comunque da quella volta (15 giorni fa) tutto tace.
Io non voglio cercarlo perché credo di non interessargli più eppoi le ho provate tutte anche se magari sbagliando.
Ora ti chiedo:
ti sembra che abbia giocato o che provi qualcosa per me?
posso ritentare nuovamente la tattica del non contatto come sto facendo? e se si può portare i suoi frutti o ormai il vaso è spaccato in mille piccoli pezzi?
Cari saluti
Grazie
Patrizia
Cara Patrizia,
ho provato a leggere la tua lettera come se mi trovassi io al posto di questo uomo.
Se accetti questo esperimento, ti dico cosa avrei provato. Innanzitutto un grande risentimento - essere scaricati non fa piacere a nessuno, nemmeno a chi l'ha meritato.
Poi, lo spiazzamento di vederti in qualche modo tornare e la diffidenza nell'assistere alle tue mosse, che sospetto di segno contrastante perché, perdonami la presunzione, forse nemmeno tu eri così convinta dell'opportunità dell'operazione. In quello stesso momento, guardandomi da fuori, tu avresti fatalmente visto uomo incerto, spiazzato, che reagisce in modo ambiguo.
Poi sono arrivate le tue pressioni: gli dici che sei innamorata, gli chiedi perché non ti cerca. E io, a quel punto, mi sarei sentito sotto esame, chiamato a dare una risposta che in quel momento non avrei saputo dare. E probabilmente avrei preferito scappare.
Quello che puoi fare, Patrizia, è innanzitutto interrogarti sul significato che ha per te questa relazione. Perché l'hai lasciato? Che cosa ti ha indotto a cambiare idea e cercarlo di nuovo?
Quando avrai fatto chiarezza, se sarai persuasa che questa storia merita di continuare non solo per una ripicca o un vuoto da colmare, torna da lui. Senza esitazioni ma anche senza la pretesa di indurlo a giurarti amore eterno, o anche a solo mettere un'etichetta in quello che inevitabilmente, almeno per una prima fase, sarà per lui solo un confuso ritorno di fiamma. Il resto, se verrà, verrà da sé.
Un saluto,
Andrea