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Upside Down, un film di fantascienza carico di sentimento, due Mondi capovolti, e realtà in antitesi, film che offre spunti di riflessione. Due mondi vicinissimi, quasi appiccicati, ciascuno con una forza di gravità in grado di attrarre esclusivamente la propria materia. Due mondi simili al pianeta Terra ma opposti tra loro per prosperità, uno ricco e l'altro fatiscente, uno che sfrutta e l'altro che arranca. Due mondi rigidamente separati e comunicanti attraverso regole di subordinazione quasi schiavistica, come ben si evince da ciò che accade in Trasworld, azienda che lavora per adattare i prodotti ideati dal più povero "sotto" al ricco "sopra", e locata in un grattacielo che unisce i due mondi, tra i quali al piano zero si verifica il massimo ravvicinamento pur restando vietato il passaggio dall'uno all'altro.
Sulle vette del monte più alto di ciascun mondo, l'una vicinissima all'altra, si incontrano e si innamorano Eden e Adam, l'una appartenente al sopra e l'altro al sotto. La loro storia d'amore impossibile si svolge attraverso dieci anni, dopo un lungo intervallo forzato in seguito alla scoperta dei loro incontri segreti da parte delle forze di polizia.
Upside Down, come recita il titolo, è una storia con un mix di fantascienza, due Mondi con realtà differenti contrapposti dalla primaria legge della fisica, la gravità che condiziona, a livello categorico ed indiscutibile, il tutto ma soprattutto un film condito da tantissimo sentimento.
In Upside Down Juan Solanas è alla sua seconda esperienza come regista e in Upside Down cerca di creare, anche lui nella regia come la stessa trama del film, un mix sempre alla ricerca dell’equilibrio.
Equilibrio che nella storia del film è dato proprio dalla spasmodica e continua ricerca da parte del protagonista della storia: Adam (interpretato da Jim Sturgess), di creare un magico equilibrio che possa dare ai due Mondi, il Mondo di sotto, molto più sfortunato socialmente e vittima dell’altro, ed il Mondo di sopra che all’apparenza potrebbe sembrare “il mondo dei fortunati” di quelli che “stanno bene” che “hanno soldi” e conducono una bella vita, ma che in realtà sono anch’essi prigionieri di regole fisiche ferree come la forza di gravità, onnipresente nei suoi aspetti in tuta la pellicola, e le fortissime differenze sociali di vita dei due Mondi.
Upside Down, due mondi che conducono la loro vita, che si guardano ognuno capovolto sulla testa dell’altro ma che, per una regola fisica non permettono a nessun abitante di uno dei due di poter vivere sull’altro. Pena l’autocombustione che sopraggiungerebbe dopo circa un’ora dopo il trasferimento. Ma c’è il modo di annullare entrambe le forze di gravità e neutralizzarsi in modo che nessuna prevalga sull’altra e quindi sia concesso vivere per gli abitanti del mondo di sotto in quello di sopra?
E’ proprio questo il dilemma principale di tutto Upside Down, un dilemma che Adam, un giovane scienziato di fisica ed un po’ di “magia”, innamorato di Eden (interpretato Kirsten Dunst) cerca di “smatassare e di rendere possibile. Ma sia Adam che Eden sembra quasi che, nel loro amore, si perdano a tal punto da quasi non calcolare , o per lo meno , vogliono ostinatamente opporsi , oltre alle leggi della Natura, anche a quelle giuridiche dei due Mondi,
Il Mondo di sopra, più potente, non tollera che i suoi abitanti vengano a contatto con quelli del Mondo di sotto che sfrutta e relega a ruoli inferiori di vita, se non per brevi scambi di opinioni lavorative. Ed ancora in Upside Down possiamo assistere al problema dello sfruttamento socio lavorativo del Mondo di sotto da parte del Mondo di sopra.
In tutto questo contesto social-culturale (a dire il vero molto presente ma mai combattuto realmente a livello di comunità) fiorisce la storia d’amore tra Adam e Eden, una storia d’amore iniziata quando i due erano adolescenti ma poi bruscamente interrotta dalle leggi e dalle restrizioni imposte ma che poi, con l’inaspettato ritrovamento di Eden da parte di Adam esplode fino a guidare tutto il film e la forza del voler sconvolgere anche le stesse forze.
Un film per “sognare” sognare l’ipossibile possibile, come del resto la storia lascia intuire.
Un film, Upside Down, che consiglio comunque di vedere, per la trama, per i risvolti ed i temi affrontati ed anche per le belle scene dei due mondi contrapposti
In ultimo è doveroso precisare che il film lascia aperte non poche domande di natura scientifica (di che forma sono i due mondi? Forse piatti? Come può Adam passare un tempo così lungo nel mondo opposto senza soffrire di "sangue alla testa? Da dove filtra la luce?
E dubbi di sceneggiatura (la fine è davvero tirata via con evidente fretta, ed è un peccato) soffrendo forse di un budget limitato, di una fiducia insufficiente e di una mancanza di pignoleria che gli avrebbe giovato. E' tuttavia chiaro e spiazzante nell'efficace semplicità della metafora, oltre che esteticamente eccellente e visionario negli scenari che mostrano le distese dei due mondi contrapposti.
Il finale anche se abbozzato è quello giusto, visionario e appassionante, capace di aprire la mente e stimolare la fantasia.
Fonte:
http://www.mondoinformazione.com/
http://cultura.blogosfere.it
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