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Uptown girl

Da S
UPTOWN GIRLEsistono tre grandi competizioni: Harvard-Oxford, Inglese-Americano e New York-Los Angeles. Oggi New York, nell'eterna battaglia contro la soleggiata California, ha perso clamorosamente. Sarà che ormai sono abituata alla tranquillità dell'Ovest, ma qui mi sembrano tutti un po' troppo frenetici e nevrotici. Oggi, da ragazza perbene, sono andata alla volta dell'Upper East Side. Partendo dal'89th Street, sono scesa fino a Central Park, seguendo Madison Avenue, la via dello shopping. Tra i vari palazzoni ci sono degli angoli meravigliosi con casette più basse pittoresche. Tom Ford, Chloè, Missoni, Armani, Intermix, Oscar De La Renta, un susseguirsi di grandi nomi per molti blocchi. Tappa obbligata da Louboutin, la famosa suola rossa. Notoriamente non ho un piedino a pianta larga, ma da Louboutin, tutto dimostra il contrario. Ma è lui che fa le scarpe a pianta minuscola! Sicuramente ottime per un 36, ma un 40/41 avrebbe problemi di stabilità. Mi ha servita un commesso da prendere a schiaffi. Ma come? Non siamo nel paese dove se non sei carino ti cacciano? Non siamo nel paese dove la mancia conta più di qualsiasi altra cosa? Niente. Lui ha semplicemente detto che Louboutin fa le scarpe così e quindi, a parte i sandali, non c'era nulla adatto a me. A parte che ho due paia di sue scarpe, ma poi, non poteva farmene provare dieci paia e cercare di accontentarmi? Cosa aveva di meglio da fare a parte stare lì dentro tutto il giorno? Non gliel'ha mai detto nessuno che non si manda via una donna desiderosa di un paio di scarpe nuove?! Anyway....via da lì sono entrata da Barneys, il mio "grande magazzino" preferito. Ho chiesto due paia di ballerine. Non c'era il numero e il commesso si è presentato a mani vuote. Dico io. Ci saranno state almeno venti paia di ballerine, di marche diverse, in vendita. Fiocchetto, liscia, pelle o scamosciata, ma non è che le ballerine si differenziano poi di molto l'una dall'altra. E alla domanda "Non mi può portare qualcosa di simile?" la sua risposta è stata "Ci sono troppi modelli. E' meglio che vada lei a vedere cosa le piace, non è che posso portare io tutto random". Ecco. Il tipico caso in cui ti verrebbe voglia di chiedere "Scusi mi può chiamare il suo capo?". In quei casi il manager non è mai intorno a sentire quello che dicono certi commessi! Barneys che delusione! E pensare che a Los Angeles ci vivrei, tanto sono carini tutti...Mai demordere e così diritto verso il piano di Co-op, linea giovane di Barneys. Ormai mi so muovere abbastanza bene (non che sia difficile). Ho preso tre modelli di jeans che mi piacevano e mi sono diretta al camerino. Scelti i jeans sono andata alla cassa, dove, prontamente, mi hanno chiesto: "Chi l'ha aiutata?". So come funziona, ma, veramente non mi ha aiutata nessuno. Incredulo, chissà perchè, ha chiesto alla cassiera vicina se mi avesse aiutato e lei: "No!". Allora ho tenuto a precisare che avevo fatto tutto da sola. Santo cielo, è un paio di jeans, mica ci vorrà una laurea! Incredulo due volte, ha chiesto a un'altra commessa di passaggio (ero in un incubo forse) , la quale ovviamente ha risposto no. Alla fine si è arreso all'evidenza che, forse (ma ci starà ancora pensando) davvero non mi avesse aiutata nessuno.

Dopo essermi sentita come Pretty Woman il primo giorno di odiato shopping eccomi da Lanvin, sempre un'esperienza deliziosa. Alber Elbaz ha creato una collezione capolavoro anche per l'Hiver 2010. Nero, prugna, sabbia. Abiti leggeri o strutturati, cappotti dai tagli sartoriali impeccabili con quel tocco strappato in più.

E per riconciliarmi col mondo: Bergdorf and Goodman, un paradiso. Sembrava l'ora del the. Una cinquantina di donne impegnatissime nella scelta delle scarpe. Commessi, come sempre, squisiti e una scelta incredibile. Il posto migliore del mondo. Dopo tre autoreti, New York è tornata all'attacco. Ma ora sarà dura competere col cuore di L.A.

S.

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